Il trombato Romani: rinnovare Fi, finita l’era del Cav. “Salvini si assuma la responsabilità”

Il trombato Romani: rinnovare Fi, finita l’era del Cav. “Salvini si assuma la responsabilità”
Paolo Romani
21 aprile 2018

“Accettare il veto sulla mia persona non ha fatto altro che inaugurare la stagione dei veti dei quali Forza Italia e’ rimasta vittima. E che sta bloccando la formazione del nuovo governo”. A dirlo, intervistato da ‘Repubblica’ e’ Paolo Romani secondo il quale e’ tempo di rinnovare il partito e Berlusconi “prima o poi dovra’ prendere atto che occorre la transizione verso un partito piu’ moderno. Non e’ piu’ tempo per l’uomo solo che indica la strada e gli altri ad applaudire. Dobbiamo reinventare un partito in grado di intercettare il consenso, anche sui social, come Lega e M5s hanno dimostrato di saper fare meglio di noi”. Per quanto riguarda il governo, secondo il senatore di Fi, “c’e’ una sola strada percorribile. Salvini si assuma la responsabilita’ di dire che a lui compete l’onere: il centrodestra ha il 43,5% dei seggi al Senato e il 41,5% alla Camera, contro il 33% dei grillini. Occorre una forte proposta del leader della Lega o di una persona da lui indicata che consenta poi in Parlamento di trovare una maggioranza”, “assolutamente senza M5s. La loro politica dei veti e’ fallita. Non c’e’ piu’ spazio per un asse con loro”.

Paolo Romani ancora non ha digerito l’amaro boccone. L’esito dell’elezione dei presidenti delle Camere lo ha personalmente deluso. Per giorni era il candidato di riferimento di Forza Italia per la presidenza del Senato, ma poi è stato sacrificato nella complessa partita a scacchi dei giorni scorsi. E l’esponente azzurro, da allora, non ha mai nascosto la sua delusione, attaccando il suo stesso amico Berlusconi. “Al tavolo dei leader Berlusconi non ha ottenuto nemmeno il minimo sindacale – ha detto dopo essere stato ‘trombato’ -. È rimasto con un pugno di mosche in mano. Salvini ha vinto su tutta la linea. Non ho perso io, qui non si tratta del mio nome ma del progetto politico che rappresento e credevo anche Berlusconi perseguisse”.

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