Ucciso davanti a villa, la procura valuta legittima difesa

Ucciso davanti a villa, la procura valuta legittima difesa
5 dicembre 2019

Avrebbe riferito ai Carabinieri di avere sparato perche’ spaventato e per fare allontanare le persone che sentiva che stavano tentando di entrare anche nella sua abitazione. Sono le prime spiegazioni che avrebbe fornito ai militari del Nucleo investigativo e della Compagnia di Borgo Panigale il 68enne che, intorno alle 5, ha esploso da due finestre di una dependance di una villa a Bazzano, nel Bolognese, cinque colpi con un pistola revolver calibro 38, regolarmente detenuta. Uscendo ha poi trovato il cadavere di un uomo a quanto e’ risultato colpito da un proiettile. Insieme a lui c’era anche la compagna, nessuno ha rilasciato dichiarazioni. La vittima potrebbe avere tra i 20 e i 25 anni. Privo di documenti, la sua identificazione e’ ancora in corso. Il corpo dell’uomo e’ stato rinvenuto a 20 metri circa dalla finestra da dove, secondo una prima ricostruzione, sono stati esplosi i colpi di arma da fuoco. Accanto a lui e’ stata trovata una torcia e non sarebbe stato armato. Sono in corso le ricerche delle ogive. Per ricostruire la dinamica dell’accaduto saranno fondamentali gli accertamenti balistici che verranno eseguiti da un consulente della Procura gia’ nominato e che iniziera’ nel pomeriggio.

Ai carabinieri, il custode 68enne della villa ha riferito di avere sentito dei rumori: stando alle prime informazioni, alcune persone, almeno due, erano gia’ riuscite a forzare l’accesso di un capanno. L’uomo, incensurato, sara’ ascoltato nel pomeriggio dalla Pm, Silvia Cavallo. Nei suoi confronti, al momento, non e’ stata emessa alcuna misura. Ha lasciato da pochi minuti l’abitazione all’interno della villa nelle campagne di Bazzano in Valsamoggia nel Bolognese, il 68enne che questa mattina alle 5, avvertendo rumori all’esterno della propria abitazione ha sparato 5 colpi di arma da fuoco. La procura di Bologna “cerchera’ di verificare le modalita’ di esplosione del colpo, ragionando sugli spazi di applicabilita’ della legittima difesa o dell’eccesso colposo, alla luce del punto dove sarebbe stata attinta la persona deceduta”. Lo fa sapere la procura di Bologna, diretta da Giuseppe Amato, con una nota sul caso di Bazzano, dove una persona e’ morta dopo essere stata colpita da alcuni spari di una pisola. La Procura “procedera’ con gli accertamenti tecnici attraverso l’ausilio della Scientifica dei Carabinieri”.

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LO SFOGO DEL SINDACO: E’ FALLIMENTO DELLO STATO

Quanto accaduto nella notte fuori da una villa di campagna a Bazzano in Valsamoggia, nel Bolognese, dove un uomo e’ morto raggiunto da uno dei colpi sparati dal custode dell’abitazione che aveva sentito dei rumori, rappresenta “il fallimento dello Stato”. E’ quanto scrive, sulla sua pagina Facebook, il sindaco Pd di Valsamoggia, Daniele Ruscigno. “E cosi e’ capitato anche da noi – osserva – un tentativo di furto, degli spari, un morto, magistratura e forze dell’ordine al lavoro per ricostruire la dinamica. E ci sara’ il via alle solite parole inutili. E alle promesse mai mantenute. Dovevano arrivare piu’ militari. Zero in piu’ ne sono arrivati. Dovevano arrivare risorse. Zero in piu’ ne sono arrivate. L’inasprimento della pena per violazione di domicilio e’ stata ridicola: da 6 mesi a 3 anni si e’ passati da 1 anno a 4. Praticamente Zero”. Quindi, prosegue il primo cittadino di Valsamoggia, “Basta prenderci in giro. Basta prendere in giro le comunita’. O ammettiamo che lo Stato ha fallito e ci armate tutti, ma i risultati li abbiamo gia’ visti perche’ dove questo e’ stato realizzato i reati non diminuiscono e aumentano in modo spaventoso sia l’uso delle armi nei reati commessi in ambito familiare che le stragi nelle scuole e nei luoghi pubblici. Oppure – conclude Ruscigno – andate in ferie 3 mesi e ci lasciate il Ministero. Veniamo in 10 Sindaci e proponiamo noi qualche soluzione concreta, non dei tweet. Poi potete tornare al vostro cinema quotidiano”.

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