Udienza “Gregoretti”, le parole della Lamorgese in difesa di Salvini

19 febbraio 2021

Sono arrivati al carcere Bicocca di Catania pochi minuti dopo le 9 il senatore e leader della Lega Matteo Salvini e il suo avvocato Giulia Bongiorno. Si tratta della terza udienza preliminare sul caso Gregoretti che vede il segretario del Carroccio accusato di sequestro di persona e omissione d’atti d’ufficio. In questa terza udienza preliminare il giudice Nunzio Sarpietro, deve decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio dell’ex ministro dell’Interno del Governo gialloverde, Salvini, accusato di sequestro di persona e omissione d’atti d’ufficio e che rischia 15 anni di carcere. La legale del segretario della Lega, Bongiorno, si dice soddisfatta: “Rappresenta un altro importante passaggio per la dimostrazione di quello che si è sempre detto e cioé che c’era una politica, una linea di governo condivisa, che prevedeva che prima venissero redistribuiti i migranti e poi si potesse procedere allo sbarco”, ha affermato a margine dell’udienza.

“Abbiamo fatto quello che la legge ci permetteva e che gli italiani ci chiedevano, abbiamo salvato vite perché durante questi presunti sequestri nessuno si è fatto male, e abbiamo svegliato l’Europa. Se adesso c’è più possibilità di redistribuire, anche il premier Draghi lo ha detto nel suo primo intervento in aula, una politica europea dei rimpatri, che arriva anche grazie alla nostra azione”. “Io oggi ho sentito una ricostruzione corretta e coerente dei fatti. Quello che facevamo lo facevamo insieme, lo decidevamo insieme, lo festeggiavamo insieme”, ha aggiunto l’ex ministro dell’Interno.

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“Sono contento di aver sentito dai due testimoni il fatto che c’era una continuità e una condivisione nell’azione di governo e c’era soddisfazione per aver svegliato l’Europa che prima del nostro governo dormiva” ha aggiunto Salvini al termine dell’udienza preliminare davanti al Gup Nunzio Sarpietro sulla richiesta di rinvio a giudizio dell’ex ministro dell’Interno per i ritardi nello sbarco di migranti da nave Gregoretti. Il riferimento di Salvini ai due testimoni, è relativo ai ministri Luigi Di Maio, che all’epoca dei fatti contestati era vicepremier, e la titolare degli Interni Luciana Lamorgese. Entrambi hanno confermato la continuità di azione tra i casi Diciotti, Gregoretti e Ocean Viking.

Questa la risposta – da quanto si apprende – del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, alla precisa domanda del gup Nunzio Sarpietro. La titolare del Viminale ha concluso la sua deposizione nell’udienza preliminare sulla vicenda Gregoretti, in cui l’ex ministro Matteo Salvini è indagato per sequestro di persona. Una risposta che conferma la tesi della difesa del leader leghista: prima l’impegno dell’Europa a redistribuire e accogliere, poi gli sbarchi. Le parole in aula della Lamorgese smontano, dunque, il teorema Gregoretti e scagionerebbero l’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Che, intanto, ha già sposato la linea Draghi in tema di immigrazione. “La linea Draghi – ha detto Salvini – è in perfetta sintonia con la nostra esigenza di accogliere chi merita accoglienza”.

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