Un morto in sparatoria, omicida arrestato nella notte

Un morto in sparatoria, omicida arrestato nella notte
17 febbraio 2019

E’ durata poche ore la fuga degli autori dell’agguato di ieri sera a Carmagnola, nel Torinese, in cui e’ morto Baldev Raj, 41enne di origini indiane. Un connazionale, Bikram Singh di 43 anni, e’ stato arrestato al termine dell’indagine lampo dei carabinieri del Comando provinciale di Torino, che hanno anche denunciato tre presunti complici, tra cui il fratello. Ad armare l’omicida vecchi rancori, legati a questioni d’affari e di famiglia, all’interno della comunita’ indiana locale. Scena da ‘far west’ quella lungo la strada per Casalgrasso (Cuneo), l’auto della vittima crivellata dai colpi, il lunotto posteriore in frantumi. Per terra i carabinieri hanno trovato anche un proiettile inesploso, segno che la pistola si e’ inceppata.

Si e’ salvato cosi’ l’amico 38enne della vittima, ricoverato all’ospedale Cto di Torino con un proiettile conficcato nel polso sinistro. Qualche centimetro piu’ in la’, qualche proiettile ancora a disposizione, e sarebbe morto anche lui. Colpito all’addome e al torace, Baldev Raj non ce l’ha fatta: nonostante i tentativi di rianimazione, e’ morto sul posto, l’omicida in fuga dopo aver raccolto i bossoli della pistola che lo aveva appena tradito. Soltanto due quelli trovati sulla scena del delitto dai militari dell’Arma, che in poche ore sono riusciti a ricostruire la vita della vittima, incensurato residente a Faule (Cuneo), e a individuare l’auto dei fuggitivi. Tutti residenti tra torinese e cuneese, tutti in Italia da una ventina d’anni con le rispettive famiglie. Col tempo qualcosa nei loro rapporti si era evidentemente incrinato, le liti erano diventate minacce e c’era stata anche una denuncia.

Leggi anche:
Il toto tema della maturità 2024: tra autori classici e attualità scottanti

Ieri sera l’epilogo, imprevedibile e inimmaginabile. La vittima viaggiava in direzione Cuneo, all’ora di cena, quando all’altezza di via del Porto, una zona buia e isolata, la sua auto e’ stata affiancata e bloccata da quella dell’omicida. Uno scambio di battute, non certo amichevoli, ha riacceso i vecchi dissidi, poi la sparatoria in stile camorristico e la fuga, durata pero’ soltanto poche ore per la bravura dei carabinieri, che li hanno braccati con posti di blocco in tutta la zona. Dall’arrestato sono gia’ arrivate le prime ammissioni, ma ora sara’ determinante il lavoro dei carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche (Sis), che lo hanno sottoposto al guanto di paraffina. L’arma del delitto, cercata anche con l’ausilio delle unita’ cinofile, non e’ stata invece ancora trovata.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti