Undici anni fa moriva Sergio Endrigo, uno dei più importanti autori italiani

Undici anni fa moriva Sergio Endrigo, uno dei più importanti autori italiani
7 settembre 2016

Undici anni fa moriva Sergio Endrigo, tra gli autori più importanti della musica leggera italiana. Nacque a Pola (capoluogo dell’Istria) il 15 giugno 1933 da Romeo Endrigo e da Claudia Smareglia. Il padre, Romeo, oltre a fare lo scalpellino, si dedicava anche alla pittura e alla scultura. A circa 14 anni, incominciò a suonare la chitarra, e in breve tempo trovò un ingaggio come cantante e contrabbassista in varie orchestre. “Dal 1952 al 1958  – come scrive lo stesso artista sul sito http://www.sergioendrigo.it – cantai in balere, dancing e night-club, dal Dancing Cristallo di Mestre all’Hotel Bellevue di Cortina d’Ampezzo, dall’Embassy Night-Club di Milano (ma ricordo anche l’Astoria, il Maxim, l’Odeon, il Morocco, la Porta d’Oro…) all’ Hotel Bauer Grunwald. Nel 1954 prestai il servizio militare e passai così da una paga di 114 lire a quella di 5000 lire al giorno!!!”. La svolta arrivò nel 1962, quando abbandonando la Ricordi per la RCA, cominciò a seguire il suo produttore Nanni Ricordi. E fu proprio in quell’anno che venne pubblicata una delle sue canzoni più famose, ‘Io che amo solo te’, canzone d’amore che nel corso degli anni conobbe svariate versioni (tra cui quelle di Mina, Ornella Vanoni, Marisa Sannia, Gino Paoli, Enzo Jannacci, Claudio Baglioni, Fiorella Mannoia, Rita Pavone). Nel 1964 uscì il suo primo LP da solista (ne aveva pubblicato uno nel 1959 con l’orchestra di Rauchi), intitolato semplicemente Sergio Endrigo, che comprendeva, oltre a ‘Io che amo solo te’, altri classici. “Nel 1966 partecipai per la prima volta al Festival di Sanremo con Adesso Sì – si legge sempre sul sito – nel 1967 con Dove Credi Di Andare; nel 1968 vinsi il primo premio con Canzone Per Te (in coppia con Roberto Carlos)”.

“In quello stesso anno partecipai al Festival Europeo Della Canzone con Marianne (incisa successivamente, sia in inglese che in tedesco, anche da Cliff Richard, vincitore della manifestazione) e a Canzonissima con Camminando E Cantando. Lontano Dagli Occhi fu il brano che presentai a Sanremo nel 1969 (2° classificata), mentre L’Arca Di Noè si classificò terza nel 1970. 1976 – Festival di Sanremo Altri successi di quel periodo furono: Teresa, Mani Bucate, Girotondo Intorno Al Mondo (da una poesia di Paul Fort), La Colomba (su una lirica di Rafael Alberti). Negli anni ’70 interpretai diverse canzoni per bambini scritte da e con il poeta brasiliano Vinicius De Moraes (La Casa, Il Pappagallo, La Pulce, La Papera, L’Arca,…) e musicai e cantai alcuni testi di Gianni Rodari (Ci Vuole Un Fiore, Napoleone, Ho Visto Un Prato, ecc…). La Casa era inserita nel Long Playing La Vita, Amico, È L’Arte Dell’Incontro ed ebbe subito un gran successo tra i bambini. Il disco L’Arca includeva anche il brano Il Pappagallo. A casa mia, osservando Paco, il mio pappagallo, Vinicius aveva scritto “ma che bello pappagallo tutto verde e l’occhio giallo…”: ci mettemmo in tre per finirlo, io, Bardotti e Bacalov. Successivamente io feci ascoltare il disco a Gianni Rodari, per dimostrargli che non era “fatto alla buona”, ma che c’erano bellissimi arrangiamenti di Bacalov, e che, oltre a me e a Vinicius, cantavano anche Marisa Sannia, i Ricchi e Poveri e Vittorio dei New Trolls”.

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“Da lì nacque Ci Vuole Un Fiore, una canzoncina ancor oggi molto conosciuta. Al Festival di Sanremo partecipai anche nel 1971 con Una Storia; nel 1973 con Elisa Elisa, ottenendo il premio per il miglior testo e quale migliore interprete maschile; nel 1976 con Quando C’Era Il Mare e nel 1986 con Canzone Italiana. Presi parte anche alla manifestazione Un disco per l’estate, edizione 1972, con Angiolina. Con Sergio Bardotti ideai e realizzai, nel 1969, l’album La Vita, Amico, È L’Arte Dell’Incontro, un insieme di musica e di poesia, con Vinicius de Moraes, Giuseppe Ungaretti e Toquinho. Nel Marzo del 1970 realizzai lo spettacolo L’Arca Di Noè, rappresentato al Piccolo Teatro di Milano, nel ruolo non solo di interprete ma anche di intrattenitore del pubblico. Dal 1971 al 1993 incisi vari album: Nuove Canzoni D’Amore per la Fonit-Cetra; La Voce Dell’Uomo, Dieci Anni Dopo e Canzoni Venete per la Ricordi; Sarebbe Bello e Donna Mal D’Africa per l’etichetta Vanilla, creata da Ornella Vanoni; …E Noi Amiamoci e Mari Del Sud per la Cetra, E Allora Balliamo per la RCA, Il Giardino Di Giovanni per la New Enigma; Qualcosa Di Meglio per la GRD”. Endrigo interpretò alcune canzoni per bambini, scrisse, nel 1995, un romanzo: Quanto mi dai se mi sparo? edito da Stampa Alternativa, che è stato ristampato nel 2004 e partecipò ad alcuni film. Dopo una tournèe a Cuba e in America Latina nell’anno 2000, Sergio Endrigo morì a Roma il 7 settembre 2005 a seguito di un cancro ai polmoni che gli era stato diagnosticato alcuni mesi prima. È sepolto a Terni, nella tomba di famiglia.

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