Vaccini: Rna non è pericoloso, ecco perché

5 gennaio 2021

A pieno regime, l’Italia potrà avere quattro tipi di vaccino contro il coronavirus: Pfizer, già arrivato, Moderna, è attesa l’autorizzazione dell’Ema, Astrazeneca e Reithera, ancora alla fase 1. Ma in che cosa si differenziano i vaccini? Quali tecniche utilizzate? Ne parliamo con il professor Massimo Ciccozzi, epidemiologo del Campus Biomedico di Roma. “Abbiamo ancora un’arma in più, un vaccino in più, visto che non riusciamo a coprire tutte le dosi necessarie. Avremo a che fare con una vaccinazione con più vaccini, vaccini diversi con la stessa efficacia da combattere il Covid, così come quella sicurezza da non avere effetti collaterale, sono abbastanza sicuri ed efficaci. Saranno vaccini diversi: quello della Reithera, in fase 1, è un vaccino molto interessante, produzione italiana, usa un adenovirus dello scimpanzè attenuato con un Dna all’interno che produce la proteina Spike, non usa l’Rna messaggero”.

Perché in molti hanno così paura dell’Rna messaggero: “Atrazeneca e Reithera usano adenovirus inattivato, con dentro Dna che produce proteina Spike. La differenza è la diversità del taxi usato per entrare. Non cambia nulla. Pfizer e Moderna utilizzano Rna messaggero, il vettore sono dei lipidomi, goccioline di grasso che si sciolgono all’interno. La paura di tanti è: cosa succede fra dieci anni? Rna dopo pochi giorni si degrada e finisce”. Sarà il governo – con il piano vaccinale – a decidere, a seconda dell’approvigionamento, chi farà un vaccino o l’altro. “Noi sappiamo che dobbiamo vaccinare il 70%-75% della popolazione italiana, avremo bisogno di almeno il doppio della dose, perché va fatto in due step diversi”.

Leggi anche:
Biennale, chiuso padiglione Israele "in attesa cessate il fuoco"

A proposito delle mutazioni, Ciccozzi spiega: “Il virus muta sempre, le varianti continueranno ad esserci finché ci sarà il virus. È importante monitorarle. Ad oggi abbiamo variante inglese, sudafricana, e italiana. Tutte queste varianti non sono però ancora tante da poter saturare tutti i pezzettini della proteina Spike che producono gli anticorpi. Il vaccino Rna per esempio è molto duttile, e se arriveremo a un punto in cui la proteina Spike è mutata talmente tanto, il vaccino può essere subito modificato e il vaccino sarà già pronto con la nuova proteina Spike”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti