Venezuela, opposizione alle urne contro Maduro. Al via referendum non autorizzato

Venezuela, opposizione alle urne contro Maduro. Al via referendum non autorizzato
16 luglio 2017

Seggi aperti in Venezuela per la consultazione popolare organizzata dall’opposizione, e non autorizzata dalle autorità, sul progetto di Assemblea costituente del presidente Nicolas Maduro. Ieri, lo stesso Maduro ha invitato i cittadini a partecipare “in modo pacifico” al voto, dopo mesi di violente proteste che, dall’aprile scorso, hanno causato quasi 100 morti. I seggi si sono aperti alle 07:00 in punto ora locale, le 13 in Italia. L’opposizione venezuelana tenta l’offensiva al presidente chavista: dopo quasi quattro mesi di violenze, scontri, proteste di piazza e repressione feroce, chiama alle urne il popolo per un referendum puramente simbolico ma che potrebbe avere conseguenze politiche non indifferenti. La consultazione, che si tiene esattamente due settimane prima dell’elezione dell’Assemblea Costituente nazionale, il 30 luglio, punta sostanzialmente a mettere in mora Maduro. I cittadini dovranno rispondere a tre domande: se si è d’accordo con la Costituente che sta proponendo Nicolás Maduro; se si crede che il presidente debba rimanere al potere; se le Forze Armate devono partecipare alla difesa della Costituzione violata. I voti sono raccolti in urne di cartone con lo slogan: “E’ il popolo a decidere”.

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Maduro l’aveva convocato il 30 aprile scorso un’assemblea costituente incaricata di redigere una nuova Costituzione, iniziativa subito respinta dall’opposizione che aveva chiesto ai cittadini di rifiutarsi di partecipare a questo processo. Il presidente venezuelano, l’indomani, aveva annunciato la sua decisione davanti a una folla di sostenitori riuniti in pieno centro a Caracas in occasione della Festa per il primo maggio. Da quel giorno sono iniziate le proteste e guerriglie che fino a oggi hanno causato un centinaio di morti. Maduro, attraverso un’assemblea costituente, vuole redigere una nuova Costituzione, in sostituzione di quella del 1999. Il presidente afferma di volere un’Assemblea “popolare, cittadina, operaia”, una “Costituente del popolo” e non dei “partiti politici”, eletta dai diversi settori della società solo in parte dei suoi 500 membri: pensionati, minoranze e disabili avranno i loro rappresentanti, aggiunge. Gli altri membri dell’Assemblea Costituente “saranno eletti su un sistema territoriale con un carattere municipale e locale”, sempre secondo il presidente. L’opposizione venezuelana, come detto, ha respinto subito l’iniziativa, dicendo che si tratta della continuazione del “colpo di stato” condotto – secondo gli avversari di Maduro – contro il Parlamento, da essa controllato.

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