Europarlamento, via libera a Lagarde presidente Bce. No FdI, M5s si astiene

17 settembre 2019

Christine Lagarde ha avuto oggi a Strasburgo l’approvazione, con voto segreto, da parte della plenaria del Parlamento europeo per essere la prossima Presidente della Bce. Nella votazione della raccomandazione del Parlamento europeo che sostiene Lagarde per la successione a Mario Draghi dal prossimo primo novembre, hanno votato a favore 394 eurodeputati contro 206 e 49 astenuti. Quello dell’Assemblea di Strasburgo è un parere non vincolante sull’idoneità o meno di un candidato a ricoprire il ruolo di Presidente della Bce, mentre la decisione finale spetta dal Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo, che si riunirà il 17 e 18 ottobre a Bruxelles. I 14 eurodeputati del M5s hanno annunciato prima del voto che si sarebbero astenuti.

“E’ un passo avanti positivo per l’equilibrio di genere nei posti di alto livello negli affari economici e monetari”, ha detto il presidente del Parlamento Ue, David Sassoli. Anche il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker “accoglie con favore” il voto del Parlamento sulla nomina di Christine Lagarde alla presidenza della Bce e lo considera, “un passo avanti importante”. Lagarde ha “tutte le credenziali necessarie”.

Intanto, Fratelli d’Italia fa sapere di aver votato contro la nomina di Christine Lagarde a Presidente della Banca Centrale Europea. “Una nomina che e’ frutto dell’accordo franco-tedesco che ha portato all’elezione di Ursula Von der Leyen alla presidenza della Commissione Europea in sostanziale continuita’ con l’esecutivo precedente”, hanno affermato gli europarlamentari di Fdi Raffaele Fitto (co- Presidente Ecr), Carlo Fidanza (capo delegazione Fdi), Nicola Procaccini, Raffaele Stancanelli e Pietro Fiocchi. “Un quadro complessivo che non ci convince e di cui non vogliamo essere complici – hanno aggiunto gli europarlamerntari -. Di contro ci auguriamo che Lagarde prosegua la politica espansiva portata avanti dalla Bce negli ultimi anni per evitare attacchi speculativi ai debiti sovrani di nazioni come l’Italia. In attesa che finalmente le istituzioni europee si decidano a trasformare la Bce in prestatrice di ultima istanza, e’ il minimo sindacale che possa accadere”.

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Il Movimento 5 stelle, dal canto suo, ha sapere di essersi astenuto sul voto a Christine Lagarde alla presidenza della Banca centrale europea. “Noi abbiamo provato con tutte le forze a trovare anche solo un motivo per sostenere la presidenza di Christine Lagarde alla Bce, senza successo purtroppo”, ha detto in aula l’eurodeputato Piernicola Pedicini, spiegando che “Lagarde si e’ resa corresponsabile di tutte quelle politiche che hanno fatto aumentare a dismisura il debito pubblico in Unione europea solo per salvare le banche private”. “E – ha concluso l’eurodeputato pentastellato – una volta che il debito pubblico e’ cresciuto, si sono giustificate quelle politiche di austerita’ che poi sono diventate riforme strutturali, quelle di cui ha parlato Dombrovskis poco fa, e questo vuol dire: compressione dei salari, tagli dei servizi e tagli delle pensioni”.

Per l’europarlamentare di FI, Fulvio Martusciello, invece, “il voto negativo su Christine Lagarde da parte dei 5 Stelle testimonia che la maggioranza Ursula non c e’ piu’ e che i gruppi che hanno storie e provenienze diverse possono trovarsi a convergere per un attimo, ma non possono governare insieme”. “A Prodi – ha concluso Martuscello – consigliamo un ulteriore sforzo di fantasia per trovare un nuovo nome alla sua maggioranza italiana”.

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