Vietnam, l’unità femminile di spie che segnò l’offensiva del Tet

31 gennaio 2018

Venditrice di cappelli di paglia di giorno. E di notte spia per i vietcong. Quello di Nguyen Thi Hoa, e di un gruppo ristretto di donne, è stato un ruolo in prima linea durante l’offensiva del Tet, una serie di attacchi a sorpresa nel sud del Vietnam da parte di oltre 80.000 combattenti nordvietnamiti che segnò una svolta nella guerra in Vietnam alla fine del mese di gennaio del 1968. Grazie alla copertura da commerciante di strada a Hué, Nguyen ha trasmesso informazioni fondamentali ai comunisti per sferrare l’offensiva, prima di imbracciare il fucile lei stessa e unirsi ai combattenti. “Quando i nemici si sono avvicinati, abbiamo continuato a sparare. Se non lo avessimo fatto, ci avrebbero uccise”, ha raccontato. Alcune donne coraggiose come Nguyen sono state arruolate in una unità militare segreta, denominata Fiume dei profumi, dal nome del fiume che scorre nella città imperiale. Le loro imprese sono raccontate al museo di storia di Hué. “L’unità è divenuta il simbolo del ruolo delle donne durante l’offensiva del Tet. Offrivano una motivazione in più per i soldati e per altre donne, nello sforzo bellico”, ha spiegato Cao Huy hung, direttore del Museo di storia.

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Si trattava di undici donne, quasi tutte adolescenti, legate da uno slogan: “Quando il nemico viene a casa tua, anche le donne devono battersi”. “I responsabili dell’unità hanno notato il mio entusiasmo, per questo sono stata scelta. Ero pronta a lavorare e non avevo paura di morire”, ha raccontato un’altra ex spia, Hoang Thi No. “Ero arrabbiata con il nemico. I nostri compagni erano stati uccisi in battaglia, eravamo piende di collera”, ha aggiunto Hoang. Ancora oggi, dopo cinquanta anni, si reca al cimitero per rendere omaggio agli amici caduti. La grande offensiva del Tet costò la vita a circa 58mila persone tra le fila nord vietnamite. Il fallimento militare portò comunque enormi benefici: la violentissima controffensiva degli americani mutò il corso del conflitto. Iniziarono le manifestazioni pacifiste e gli Usa capirono che la guerra in Vietnam non poteva essere vinta.

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