Violenza su minore, arrestato ex sacerdote parrocchia

Violenza su minore, arrestato ex sacerdote parrocchia
Don Michele Motta
8 novembre 2019

Nonostante la sua giovanissima età, aveva compreso la drammaticità di quanto le stesse accadendo e ha cercato di difendersi anche registrando le conversazioni e le richieste indecenti da parte di quel sacerdote che conosceva e di cui si fidava. Sono state, infatti, le sue prove raccolte nel corso delle settimane, a rappresentare una parte considerevole nelle indagini che, questa mattina, hanno portato all’arresto dell’ex parroco della chiesa di Trentola Ducenta, piccolo comune in provincia di Caserta. E così su ordine del Gip del Tribunale di Napoli Nord sono scattate le manette per don Michele Mottola della parrocchia di Trentola Ducenta per abusi su una minore di 12 anni. Le attività investigative degli agenti del commissariato di Aversa, coordinate dalla procura di Napoli Nord, sono state avviate nel maggio scorso dopo una comunicazione pervenuta dalla Diocesi e dopo che la piccola vittima, supportata dai genitori, ha deciso di raccontare il suo dramma.

Le indagini si sono servite di testimonianze, messaggi e registrazioni audio che hanno consentito di raccogliere un grave quadro indiziario, confermato dalla vittima in sede di incidente probatorio, nei confronti dell’indagato ritenuto responsabile degli abusi alla bambina che partecipava assiduamente alle attività della parrocchia. Prove che la ragazzina si è procurata, grazie al suo telefonino, nel corso degli incontri tenuti con il prete nella canonica della chiesa e che hanno poi portato lo scorso 25 maggio alla sospensione e all’allontamento del sacerdote nei cui confronti è, ancora in corso, un processo canonico. Ai poliziotti sono state fatte ascoltare le voci, i sussurri e gli ammiccamenti del sacerdote che, anche nel corso del confronto con la sua giovane vittima, si è sempre difeso parlando di “farneticazioni”.

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“Lasciami stare, non mi devi più toccare”, è una delle frasi emblematiche che la piccola ha registrato mentre parlava con il prete; “è solo un gioco, non facciamo niente di male” sono le altre significative parole pronunciate invece dal sacerdote e finite nelle registrazioni consegnate dai genitori della bimba nel maggio scorso ai poliziotti del Commissariato di Aversa e fatte ascoltare alla diocesi. E cos’ sia i magistrati che lo stesso vescovo, monsignor Angelo Spinillo, sono stati costretti ad indagare e ad andare a fondo alla vicenda. Le registrazioni sono state anche consegnate dai genitori della piccola alla trasmissione “Le Iene” che aveva trattato il caso in una delle puntate televisive del programma facendo diventare la vicenda di dominio pubblico.

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