Mosul, forze paramilitari lanciano offensiva contro Isis. Oltre 45mila persone usate dagli jihadisti come scudi umani

Mosul, forze paramilitari lanciano offensiva contro Isis. Oltre 45mila persone usate dagli jihadisti come scudi umani
29 ottobre 2016

Le forze paramilitari irachene hanno lanciato oggi un’operazione a Ovest di Mosul, per riconquistare la città di Tal Afar e tagliare le linee di rifornimento ai jihadisti dello Stato islamico (Isis) tra la città irachena e la Siria. Lo ha annunciato il portavoce delle forze paramilitari, Ahmed al-Assadi. “L’operazione punta a tagliare i rifornimenti tra Mosul e Raqqa (Siria) e stringere l’assedio a Mosul e liberare Tal Afar”, ha detto il portavoce della milizia sciita Hashd al-Shaabi.

Ma l’Isis non molla e rimete in moto la macchina del terrore. Circa 8.000 famiglie, infatti, sono state sequestrate dai miliziani dell’Isis e condotte alla periferia di Mosul per essere usate come scudi umani durante l’offensiva delle truppe irachene e curde per la riconquista della citta’. Considerando che ciascuna famiglia e’ composta in media da sei membri, si parla di piu’ di 47.300 civili sequestrati e trasportati forzatamente dagli jihadisti a Mosul. Lo riferisce un portavoce dell’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani, Ravina Shamdasani, confermando inoltre che nella sola giornata di mercoledi’ 26 ottobre sono state massacrate almeno 232 persone, 40 civili e 190 membri delle forze di sicurezza che si erano rifiutato di unirsi al gruppo jihadista a Hammam al-Alil, un villaggio a sud di Mosul. Coloro che si rifiutano di obbedire agli ordini “vengono uccisi al momento”, ha aggiunto il portavoce. Le famiglie sequestrate provengono da quattro aree fuori citta’, dove vivono complessivamente piu’ di un milioni di civili.

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