I chirughi sul piede di guerra: “I bisturi non tagliano”

I chirughi sul piede di guerra: “I bisturi non tagliano”
25 gennaio 2016

In Italia bisturi scadenti che non tagliano. E’ la denuncia dei chirurghi ospedalieri Acoi che hanno condotto un’inchiesta fra i soci coinvolgendo chirurghi in tutta Italia. Una situazione, secondo il presidente Diego Piazza, diventata di anno in anno più preoccupante, malgrado le continue denunce: “La continua ricerca del prezzo di mercato più basso, con criteri di valutazione spesso discutibili da parte delle commissioni regionali – ha spiegato – ha determinato un livellamento verso il basso della qualità. Il prezzo non può e non deve essere l’unico criterio di valutazione, a scapito della qualità e della sicurezza”. “La mediocre qualità dei bisturi utilizzati oggi ha conseguenze sia estetiche, perché il taglio perde la famosa precisione chirurgica, sia infettive, perché, aumentando il trauma cutaneo per incidere una superficie, si aumenta il rischio di contaminazione batterica della ferita” ha aggiunto Piazza, chiarendo che “si tratta di una scelta antieconomica, perché per uno stesso intervento può essere necessario utilizzare più bisturi, cosa che non si verificherebbe con un buon bisturi che, al contrario, potrebbe essere utilizzato più volte durante lo stesso intervento”.

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