Francia, dopo gli attacchi terroristici il governo ammette un “fallimento”
SICUREZZA NAZIONALE Il premier Valls attacca la magistratura: ha sbagliato scarcerando uno dei killer

La notizia aveva provocato una levata di scudi nell’estrema destra, dove molti avevano chiesto le dimissioni del ministro dell’interno Bernard Cazeneuve e di Valls. “E’ stato fatto di tutto? Siamo consapevoli del fenomeno? Rispondo di sì” ha reagito il capo del governo. L’altro autore dell’attacco contro al chiesa martedì, nel corso del quale è stato sgozzato il sacerdote 86enne Jacques Hamel, era schedato per radicalizzazione dal 29 giugno, dopo aver tentato di raggiungere al Siria dalla Turchia. Intanto stamani un rifugiato siriano è stata fermato nell’ambito dell’inchiesta e va ad aggiungersi alla due persone arrestate dopo l’attacco. Gli attentati di luglio mandato in pezzi l’unità politica a pochi mesi dalla primarie per le presidenziali di aprile 2017. Dopo le parole sul “fallimento”, uno dei dirigenti del partito di estrema destra Front national, Florian Philippot, ha detto che “normalmente quando si è responsabili politici si traggono le conseguenze e ci si dimette”. Chiedendo all’opposizione di essere “dignitosa e rispettosa” Valls ha accusato il leader dei partito di destra Les Républicains (LR), Nicolas Sarkozy, di aver “perso la testa”. Sarkozy ah detto che la sinistra è “paralizzata” dalla “violenza e dalla barbarie”. (fonte Afp)
