A Gaza si continua a morire, fuori uso la centrale elettrica

30 luglio 2014

A Gaza si continua a combattere e a morire. La quarta settimana di guerra tra Israele ed Hamas è iniziata con un bilancio di oltre 1.200 palestinesi morti dall’inizio delle ostilità, più di 100 in un solo giorno. Sono decine di migliaia le case che hanno subito danni, oltre 215mila le persone costrette a fuggire.Hamas respinge l’ipotesi di cessate il fuoco, sostenuta dall’Olp, continuano i bombardamenti israeliani: colpita e messa fuori uso l’unica centrale elettrica di Gaza, che assicura il 30% della fornitura di energia nella Striscia. È solo l’ultimo dei danni subiti dalle infrastrutture civili. Chi è rimasto in città è costretto ad arrangiarsi senza corrente: si resta in fila per ore davanti alle panetterie che funzionano, ma non bastano a soddisfare le richieste.”La gente non può più cucinare in casa, l’elettricità è stata tagliata, e noi non possiamo cuocere tutto il pane di cui c’è bisogno” spiega il panettiere Ahmed. “Manca tutto, dal pane ai mezzi di trasporto. Dopo il bombardamento della centrale siamo costretti ad aspettare qui, per ore” dice una donna.Gli israeliani hanno raso al suolo la casa dell’ex premier del governo a guida Hamas, Ismail Haniyeh, e colpito quelle di decine di altri uomini di alto profilo del movimento islamista. (immagini Afp)

 

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