Addio a Pamela tra lacrime e rabbia. La madre: “Ci sarà giustizia”

Addio a Pamela tra lacrime e rabbia. La madre: “Ci sarà giustizia”
6 maggio 2018

Palloncini bianchi e rosa verso il cielo, magliette con la sua foto, un cuore e la scritta “da qui nessuno potrà mai portarti via”. Fiori, tanti fiori, lacrime e applausi. Ha dovuto aspettare più di tre mesi Alessandra Verni per l’addio e la sepoltura alla figlia 18enne Pamela Mastropietro, uccisa e fatta a pezzi nei dintorni di Macerata lo scorso 30 gennaio. Mezz’ora dopo il termine della cerimonia funebre, il feretro di Pamela Mastropietro ha potuto lasciare via Appia Nuova per compiere l’ultimo viaggio, verso il cimitero del Verano. Tantissima la gente che ha quasi stretto d’assedio il carro funebre all’esterno della chiesa d’Ognissanti e ha voluto salutare i genitori di Pamela, ritardando cosi’ la traslazione verso il cimitero. La mamma Alessandra Verni ha voluto accompagnare Pamela sulla stessa vettura, prendendo posto accanto al conducente. Il corteo funebre e’ scortato da motociclisti della Polizia di Roma Capitale e volanti della Polizia di Stato.

LA MAMMA DI PAMELA “Anche se ti hanno fatto del male, un male atroce, tu sei viva. Anche se quelle persone ti hanno massacrata, tu sei viva. Ti amo Pami…”. Lo ha detto Alessandra Verni, la mamma di Pamela, intervenendo al termine della cerimonia funebre. Lunghissimo l’applauso della folla della chiesa gremita. Nel suo intervento struggente, tra i singhiozzi la mamma di Pamela ha detto inoltre “quello che ti hanno fatto e’ disumano, e’ un dolore atroce, una lama che si confisca nel cuore e lo squarcia, un macigno nello stomaco…”.

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E poi: “Anche se non ci possiamo piu’ abbracciare, tu ci sei, tu sei sempre vicina a me, vicino a noi. Sei in Paradiso e non e’ per tutti, non tutti se lo possono permettere…Ti ricorderemo per sempre”. Ci sono stati anche interventi, molto brevi ma altrettanto intensi, di alcune amiche intime di Pamela, e anche loro hanno fatto fatica a parlare. “Me l’hanno massacrata.. ma io non mollo. Ci sara’ giustizia, ci sara’ ci sara’…”, ha detto ancora la, madre di Pamela, all’esterno della chiesa al termine dei funerali. Non ha voluto commentare la presenza dell’ambasciatore nigeriano in Italia alle esequie della figlia. E’ stata annunciata la costituzione di una associazione dal nome “Pamela” con la finalita’ di creare un rete di sostegno per giovani in difficolta’. Come e’ accaduto a Pamela di essere stata.

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IL SINDACO DI MACERATA La citta’ di Macerata “non dimentichera’ Pamela, vi assicuro che avra’ sempre a mente la storia di questa morte molto cruenta e ingiustificata”. Lo ha detto il sindaco di Macerata, Romano Carancini, a margine dei funerali di Pamela Mastropietro, celebrati a Roma. Oggi a Macerata e’ lutto cittadino e il sindaco spiega che la sua presenza a Roma con una delegazione dell’amministrazione e del Consiglio comunale e’ stato qualcosa di lontano dalla retorica, ha voluto invece dire che la vicenda di Pamela “resta nella storia di una citta’ molto silenziosa, poco incline alle sceneggiate ma che vissuto questi mesi nella costernazione, nella incredulita’ rispetto a tutto cio’ che e’ successo”.

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E oggi “Macerata lo doveva, per testimoniare alla famiglia e a tutta la comunita’ che amava Pamela”. Una citta’ – ha aggiunto Carancini – che “non ama molto gli esibizionismi, le forme talvolta plateali, mentre invece riconosce la ‘pietas’ e il dolore in un modo molto discreto”. E questo al di la’ dei modi con cui si esprimono dolore e vicinanza. Il sindaco non nega che il problema droga esista a Macerata, “ma e’ un problema di tutte le citta’ italiane, e chiarisco che dicendo questo non intendo nascondere nulla: Macerata e’ un microcosmo di un qualcosa piu’ generale. Noi lavoriamo da molto tempo in fatto di prevenzione, esiste un apposito tavolo in Prefettura dal 2011”. Ma “occorre lavorare di squadra. Insieme alla prevenzione, che non sempre arriva, occorre la repressione, la capacita’ cioe’ di intervenire e mirare le azioni delle forze dell’ordine, avere una strategia molto forte”, ha concluso Carancini. Sottolineando che la vicenda di Pamela “ha aperto gli occhi e fatto affiorare questo tema piu’ che in passato”.

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AMABASCIATA NIGERIANA “Preghiamo che questo atto barbarico non si ripeta” e “possa riposare in pace l’anima di Pamela”. Lo scrive l’ambasciata nigeriana in Italia in una nota stampa in occasione dei funerali di Pamela Mastropietro. Questa mattina l’ambasciatore nigeriano Yusuf j Hinnah ha preso parte alle esequie della 18enne romana, accompagnato da una delegazione di cui faceva parte anche il presidente della comunita’ nigeriana in Italia, Prince Samuel chima Ibezim, deponendo inoltre fiori sulla bara in chiesa. Nella nota e’ scritto che in questa dolorosa circostanza l’ambasciata rinnova le sue condoglianze alla famiglia di Pamela, alla citta’ di Macerata, al governo al popolo italiano, che con la Nigeria intrattiene dal 1961una “calorosa e fraterna” relazione. L’ambasciata sottolinea di essere “molto addolorata” per quanto accaduto e prega perche’ Dio conforti la famiglia di Pamela e le dia la forza “per sopportare questa irreparabile perdita”.

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