Afganistan, esplode camiom-bomba: almeno 80 morti. Isis rivendica, ambasciata italiana in sicurezza

31 maggio 2017

Lo Stato Islamico (Isis), attraverso i suoi organi d’informazione in rete, ha rivendicato l’attacco kamikaze di stamani a Kabul costato la vita a più di 80 persone e il ferimento di altri più di 300. Nella rivendicazione si afferma che nell’esplosione sarebbero rimasti uccisi 8 soldati americani. A pubblicare la rivendicazione sulla piattaforma social Telegram, è Amaq, agenzia stampa ufficiale del Califfato, la quale citando ‘fonti di sicurezza’ scrive che “un martire dello Stato Islamico si è fatto saltare per aria con la sua auto imbottita di esplosivi contro un convoglio delle forze Usa vicino all’ambasciata americana a Kabul”. La stessa agenzia, citando ‘testimoni oculari’ afferma che “i soldati americani hanno aperto il fuoco contro auto di abitanti locali dopo l’attacco causando morti e feriti”. Assieme al comunicato che porta la data di oggi, Amaq, pubblica la fotografia di un uomo armato di mitra e con il volto coperto indicandolo come l’autore dell'”operazione di martirio”. Tutto è avvenuto oggi nell’ora di punta del mattino quando un camion cisterna riempito di esplosivo è stato fatto saltare in aria da un kamikaze nel quartiere delle ambasciate di Kabul. “Sfortunatamente il bilancio ha raggiunto 80 martiri (uccisi) e oltre 300 feriti, tra cui molte donne e bambini”, ha spiegato il portavoce del ministero della Salute afgano Waheed Majroh, aggiungendo che il numero delle vittime potrebbe continuare a crescere perché molti corpi sono stati smembrati dai detriti dell’esplosione.

A quanto si apprende da fonti della Farnesina, l’onda d’urto dell’esplosione a Kabul e’ stata avvertita anche nel compound che ospita l’ambasciata italiana in Afghanistan e l’agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Tutto il personale, messo in sicurezza, sta bene e in stretto raccordo con l’Unita’ di Crisi della Farnesina si e’ immediatamente attivato per effettuare le verifiche di rito. “Ferma condanna per vile attacco terroristico a #Kabul. Profondo dolore per le vittime. Italia vicina a feriti e al popolo e al Governo afghano”. E’ il tweet del ministro degli Esteri Angelino Alfano sul profilo della Farnesina. La tv pubblica britannica fa sapere che c’è un autista afgano della Bbc tra le vittime, aggiungendo che tra i feriti ci sono pure quattro suoi giornalisti.Forte condanna della Cina per l’attentato compiuto da un’autobomba a Kabul. La portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Hua Chunying, ha espresso le condoglianze della Cina alle famiglie delle vittime e ha rinnovato l’impegno di Pechino alla collaborazione con Kabul nella lotta al terrorismo. “Lavoreremo con l’Afghanistan e con la comunita’ internazionale per combattere contro il terrorismo”, ha dichiarato la portavoce. “Finora, a quanto sappiamo, l’esplosione ha danneggiato in parte l’ambasciata cinese in Afghanistan, ma fortunatamente tutto lo staff nell’edificio e’ al sicuro”. La Cina, ha poi concluso Hua, sta compiendo indagini sulla situazione dei suoi cittadini e delle sue istituzioni in Afghanistan.

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LA CRONOLOGIA DEGLI ULTIMI ATTENTATI

Una cronologia di alcuni dei più gravi attentati che hanno colpito nell’ultimo anno e mezzo la capitale dell’Afghanistan:

– 2016 –

– 20 gennaio: Un kamikaze talebano lancia la sua auto contro un minibus di proprietà di Tolo News, un’emittente televisiva, e uccide sette suoi dipendenti: è il primo grande attentato contro i media afgani;

– 1 febbraio: Venti poliziotti sono uccisi e ventinove feriti in un attacco suicida dei talebani contro una base di polizia a Kabul;

– 27 febbraio: Un kamikaze si fa esplodere all’esterno del ministero della Difesa e uccide dodici persone in un attentato rivendicato dai talebani;

– 19 aprile: Un camion bomba e una successiva sparatoria provocano la morte di 64 persone e il ferimento di altre 340 in un attentato a Kabul, rivendicato dai talebani;

– 25 maggio: Dieci persone sono uccise in un attentato suicida dei talebani che prende di mira un minibus con a bordo dipendenti di un tribunale nella periferia ovest di Kabul;

– 20 giugno: Quattordici guardie di sicurezza nepalesi, che lavorano per le ambasciate occidentali, sono uccise alla periferia di Kabul in un assalto organizzato dai talebani;

– 30 giugno: Un duplice attentato suicida dei talebani contro un convoglio di reclute di polizia provoca trenta morti;

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– 23 luglio: I jihadisti dello Stato Islamico rivendicano una doppia esplosione in mezzo a una folla di sciiti Hazaras a Kabul, che uccide almeno 85 persone e ne ferisce oltre 400;

25 agosto: Sedici persone sono uccise dopo un blitz dei militanti all’Università americana dell’Afghanistan a Kabul. Il blitz dura quasi dieci ore ma non viene rivendicato;

– 5 settembre: Un doppio attacco dei talebani vicino al ministero della Difesa provoca 41 morti e oltre un centinaio di feriti. Nel corso della notte un terzo agguato, non rivendicato, prende di mira l’organizzazione umanitaria CARE International nel centro di Kabul. Sei persone sono ferite;

– 12 ottobre: Lo Stato Islamico rivendica l’attentato contro un santuario che uccide almeno diciotto persone riunite per celebrare l’Ashura, una delle più importanti festività per gli sciiti;

– 19 ottobre: Due americani compreso un civile sono uccisi da un uomo armato che apre il fuoco vicino a una base Nato a Kabul, con le autorità afgane che parlano di un “insider attack”.

– 21 novembre: Una potente esplosione, provocata da un kamikaze, prende di mira gli sciiti e provoca almeno 27 morti e 64 feriti in una moschea di Kabul, un altro attacco confessionale rivendicato dall’Isis;

– 2017 –

– 10 gennaio: Due esplosioni vicino al parlamento afgano uccidono 38 persone e ne feriscono 86;

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– 7 febbraio: Una bomba, portata da un kamikaze, salta in aria tra dipendenti della Corte Suprema: almeno 20 persone sono uccise, 41 ferite. Nessun gruppo rivendica l’azione;

– 1 marzo: Sedici persone perdono la vita in attacchi kamikaze simultanei dei talebani contro due edifici della sicurezza;

– 8 marzo: Uomini armati camuffati da medici fanno irruzione nel più grande ospedale militare dell’Afghanistan in un assalto di sei ore ufficialmente rivendicato dall’Isis. Il bilancio ufficiale è di cinquanta vittime, ma forze di sicurezza e superstiti parlano di oltre cento;

– 3 maggio: Una potente esplosione prende di mira un convoglio di forze straniere vicino all’ambasciata degli Stati Uniti e al quartier generale della Nato, durante l’ora di punta mattutina: almeno otto morti e ventotto feriti;

– 31 maggio: Almeno ottanta persone sono uccise e centinaia ferite da un camion cisterna che salta in aria nel quartiere diplomatico di Kabul, mandando in frantumi finestre e vetrine fino a centinaia di metri di distanza.

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