Albania, Edi Rama stravince le elezioni: verso un quarto mandato storico

Edi Rama

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Il Partito Socialista di Edi Rama si appresta a conquistare un’altra schiacciante vittoria, secondo gli exit poll. Con il 51,8% dei voti e una proiezione di 79 seggi su 140, il premier uscente è vicino a un quarto mandato, diventando così il leader più longevo nella storia dell’Albania post-comunista.

Un risultato che lo consacra come dominatore incontrastato della scena politica del Paese, superando ogni precedente record dall’era della dittatura di Enver Hoxha.

Centrodestra battuto, Berisha non sfonda

La coalizione di opposizione guidata dall’ex premier Sali Berisha, Alleanza per una Grande Albania, si ferma al 38%, ottenendo 54 seggi – un passo indietro rispetto alle ultime elezioni.

Un fallimento annunciato per il leader del Partito Democratico, che dopo anni di lotte interne e l’espulsione nel 2021, non è riuscito a riconquistare il favore degli elettori.

Affluenza al minimo: solo il 41% alle urne

Nonostante la posta in gioco alta, l’interesse degli albanesi è sembrato tiepido: solo il 41,41% degli elettori si è recato alle urne, un dato in calo rispetto al 2021.

Per la prima volta, però, ha votato anche la diaspora, con quasi 250.000 albanesi all’estero registrati per partecipare al voto.

Rama, il “faraone” della politica albanese

Se i dati verranno confermati, Edi Rama – già al potere dal 2013 – entrerà nella storia come il politico che ha governato più a lungo dopo il regime comunista.

Un dominio ininterrotto, costruito su un mix di stabilità politica, riforme economiche e retorica europeista, ma anche su accuse di autoritarismo e clientelismo da parte dell’opposizione.

Le nuove formazioni non decollano

Le elezioni hanno visto il debutto di alcuni movimenti emergenti, come Shqiperia Behet (riformisti radicali) e Levizja Bashke (progressisti anti-oligarchia), ma nessuno è riuscito a scalfire il bipolarismo socialisti-centrodestra.

Cosa succede ora?

Con una maggioranza solida, Rama potrà puntare a riforme più ambiziose, inclusi i negoziati con l’UE. Ma il basso afflusso e il malcontento latente pongono interrogativi sulla legittimità popolare del nuovo governo.

Intanto, l’opposizione dovrà fare i conti con una nuova crisi interna: Berisha, sconfitto, rischia di perdere definitivamente la leadership del centrodestra.

I risultati ufficiali sono attesi entro domani, ma la partita, ormai, sembra già chiusa. L’era Rama continua.