Arriva il quinto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia

Arriva il quinto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia
5 aprile 2022

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato oggi le nuove, più dure sanzioni Ue contro la Russia del quinto pacchetto che l’Esecutivo comunitario propone ai Ventisette di adottare, dopo le atrocità commesse nelle zone dell’Ucraina da cui si sono ritirate le truppe d’invasione russe. Le nuove sanzioni colpiranno, per la prima volta, anche le esportazioni di carbone, oltre a nuove banche russe e un divieto d’accesso delle navi russe all’Ue. “Abbiamo tutti visto – afferma von der Leyen in una dichiarazione diramata questo pomeriggio – le immagini spaventose che ci sono giunte da Bucha e da altre aree che le truppe russe hanno recentemente lasciato. Ieri ho inviato le mie condoglianze al presidente Zelensky e gli ho assicurato il pieno sostegno della Commissione europea in questi tempi particolarmente difficili. Queste atrocità non possono rimanere e non rimarranno senza risposta. Gli autori di questi crimini efferati non devono rimanere impuniti”. “L’Ue – ricorda la presidente della Commissione – ha istituito una squadra investigativa congiunta con l’Ucraina. La sua missione è raccogliere prove e indagare sui crimini di guerra e contro l’umanità commessi in Ucraina. La Russia sta conducendo una guerra crudele e spietata, che dirige non solo contro le coraggiose truppe dell’Ucraina, ma anche contro la sua popolazione civile”.

Per questo, continua von der Leyen, “è importante mantenere la massima pressione su Putin e sul governo russo in questo momento critico. I quattro round di sanzioni” adottate finora dall’Ue “hanno colpito duramente e limitato le possibilità di azione politiche ed economiche del Cremlino. Stiamo vedendo risultati tangibili. Ma è chiaro che, visti gli eventi, dobbiamo ancora aumentare la nostra pressione”. “Oggi – annuncia la presidente della Commissione – proponiamo di fare un ulteriore passo avanti in termini di sanzioni. Le amplieremo e rafforzeremo, in modo che influiscano ancora più profondamente sull’economia russa”. “Questa quinta serie di sanzioni – spiega von der Leyen – ha sei pilastri. In primo luogo, imporremo un divieto di importazione di carbone dalla Russia, per un valore di 4 miliardi di euro all’anno. Ciò comporterà un’altra significativa perdita di entrate per la Russia”. “In secondo luogo – prosegue la presidente della Commissione – imporremo un divieto totale alle transazioni destinate a quattro grandi banche russe, inclusa Vtb, la seconda banca russa più grande. Queste quattro banche, che ora abbiamo completamente tagliato fuori dai mercati, rappresentano il 23% della quota di mercato nel settore bancario russo. Ciò indebolirà ulteriormente il sistema finanziario russo”. “In terzo luogo – annuncia ancora von der Leyen -, imporremo un divieto di accesso ai porti dell’Ue per le navi russe e le navi gestite dalla Russia. Saranno previste deroghe per beni di prima necessità come prodotti agricoli e alimentari, aiuti umanitari ed energia. Inoltre, proporremo un divieto ai vettori stradali russi e bielorussi. Questo divieto limiterà notevolmente le possibilità per l’industria russa di ottenere beni essenziali”.

Leggi anche:
Centrodestra conquista anche la Basilicata, Vito Bardi riconfermato

Il quarto pilastro delle sanzioni riguarderà “ulteriori divieti all’esportazione mirati”, dall’Ue verso la Russia, “per un valore di 10 miliardi di euro, nei settori in cui la Russia è vulnerabile. Ciò include, ad esempio, computer quantistici e semiconduttori avanzati, ma anche macchine sensibili e attrezzature di trasporto”, precisa la presidente della Commissione, aggiungendo che “attraverso queste misure, continuiamo a minare la base tecnologica e le capacità industriali della Russia”. “In quinto luogo – spiega ancora von der Leyen -, imporremo nuovi divieti specifici all’importazione, per un valore di 5,5 miliardi di euro, per ridurre i flussi finanziari per la Russia e per i suoi oligarchi riguardo a diversi prodotti, dal legno al cemento, e dai frutti di mare ai liquori”. In questo modo, la Commissione intende colmare anche le lacune nei controlli dei flussi esistenti tra Russia e Bielorussia. Il sesto gruppo di sanzioni, infine, riguarda “una serie di misure molto mirate, come un divieto generale a livello dell’Ue riguardo alla partecipazione delle società russe agli appalti pubblici degli Stati membri, o l’esclusione di qualsiasi sostegno finanziario, europeo o nazionale, a favore degli organismi pubblici russi. Queste decisioni vengono prese perché il denaro dei contribuenti europei non finisca in nessuna forma in Russia”.

D’altra parte, la Commissione proporrà anche “di aggiungere nuovi nomi” alle “liste nere” degli individui sottoposti a sanzioni personali. Inoltre, aggiunge ancora von der Leyen, “stiamo lavorando a sanzioni aggiuntive, anche sulle importazioni di petrolio, e stiamo valutando alcune delle idee presentate dagli Stati membri, per esempio l’introduzione di tasse, o la creazione di canali di pagamento specifici come conti di garanzia vincolati”, a cui temporaneamente non avrebbero accesso i beneficiari russi. “Oggi più di 40 paesi – ricorda la presidente della Commissione – applicano queste sanzioni. Adottare una posizione chiara è essenziale non solo per noi in Europa, ma anche per il resto del mondo, una posizione chiara contro la guerra che Putin ha scelto di condurre. Una posizione chiara – conclude von der Leyen – contro il massacro di civili, e contro la violazione dei principi fondamentali dell’ordine mondiale”.

Leggi anche:
Ok Governo a regole su Ia: fino a 5 anni di carcere per chi froda
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti