Atalanta-Lecce nel dolore: indignazione in tutta Italia contro la decisione della Lega Serie A

Ezio Maria Simonelli, presidente della Lega Serie A
Non solo nel Salento, ma ormai in tutta Italia, cresce un moto di indignazione contro la decisione della Lega di Serie A di far disputare regolarmente la partita Atalanta-Lecce domenica prossima. Una scelta che appare insensibile, a pochi giorni dalla tragedia che ha colpito l’US Lecce con la scomparsa improvvisa del fisioterapista Graziano Fiorita, morto mentre era in ritiro con la squadra.
Ad aggravare la situazione, la salma di Fiorita è ancora all’obitorio a disposizione della magistratura, e i funerali non sono ancora stati fissati. Nonostante il parere fortemente contrario della società, comprensibilmente scossa e impossibilitata ad allenarsi, la Lega ha confermato il regolare svolgimento della gara. La squadra, sotto shock, non è nemmeno partita per Bergamo. A denunciare con forza questa situazione è il Lecce Club Parlamento.
“Graziano era la vera bandiera del Lecce”: il dolore e l’amarezza di un’intera comunità
“In un calcio in cui è difficile trovare vere ‘bandiere’, Graziano era ‘la bandiera’ del Lecce”, sottolinea il Lecce Club Parlamento. “Un riferimento per giocatori, dirigenti, tifosi e per tutto l’ambiente. Grazie alla sua professionalità, gentilezza, e amore per i colori giallorossi, ha incarnato per ventisei anni i valori più autentici dello sport: rispetto, lealtà, solidarietà”.
Eppure, questi stessi valori oggi sembrano essere stati calpestati con una decisione definita “sprezzante del dolore” da parte della Lega Serie A. Un gesto che ignora la perdita non solo di un professionista stimato, ma di un marito e padre di quattro figli, strappato alla vita a soli 47 anni mentre svolgeva il suo lavoro.
“Una macchia indelebile per il calcio italiano”: l’appello a fermarsi
Il Lecce Club Parlamento lancia un ultimo accorato appello: “C’è ancora tempo: la Lega Serie A torni sui suoi passi. Eviti quella che sarebbe non solo una brutta pagina del nostro calcio, ma una macchia indelebile per tutto lo sport italiano. Chiunque possa, a tutti i livelli, si mobiliti perché questa ingiustizia non accada.”
In un momento in cui il calcio dovrebbe dare prova di umanità e rispetto, la scelta della Lega rischia di diventare un segnale devastante, in totale contrasto con i valori che dovrebbero animare lo sport.