Attacco a Tripoli, oltre 16 morti. Isis rivendica

Attacco a Tripoli, oltre 16 morti. Isis rivendica
2 maggio 2018

E’ di 16 morti e 19 feriti l’ultimo bilancio dell’attentato suicida compiuto oggi a Tripoli, in Libia, contro la sede dell’Alta commissione elettorale. L’Isis ha rivendicato l’attacco. Secondo un alto responsabile della sicurezza di Tripoli, Mohamad al-Damja, l’attacco è stato messo a segno da cinque uomini armati: due si sono fatte saltare in aria all’interno dell’edificio, dove erano in corso i preparativi per le prossime elezioni non ancora fissate a causa dell’instabilita’ nel Paese, ma che la comunita’ internazionale vorrebbe entro l’anno in corso. Altri due attentatori sono stati uccisi dalle milizie schierate a protezione dell’edificio prima che potessero portare a termine la propria missione suicida. Un quinto membro del commando e’ stato arrestato.  “Hanno ucciso le guardie prima di aprire il fuoco sulle persone presenti sul posto”, ha raccontato alla France presse, aggiungendo che all’arrivo delle forze di sicurezza, almeno due degli assalitori hanno innescato la loro cintura esplosiva.

L’edificio ha preso fuoco ed è stato gravemente danneggiato, ha proseguito. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver udito colpi di arma da fuoco e almeno due esplosioni. In un comunicato, il governo di accordo nazionale ha denunciato l'”attacco terroristico”, sottolineando che “non impedirà al governo di continuare a garantire il proprio sostegno all’Alta commissione elettorale” nell’ambito del “processo democratico per la tenuta delle elezioni”.

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Il presidente del Governo di Accordo nazionale, Fayez Sarraj, ha convocato d’urgenza il suo comitato per la sicurezza e ha indetto tre giorni di lutto nazionale. Le condanne sono state unanimi, a partire da quella del ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano, che ha espresso “vicinanza alle famiglie delle vittime” e ribadito il “forte sostegno alle Istituzioni Libiche in questa difficile prova”. Il governo britannico, invece, si e’ detto “estremamente preoccupato” ricordando “il ruolo inestimabile della commissione nel progresso di un cammino democratico in Libia”. E ha rinnovato il fermo impegno della Gran Bretagna a sostegno di tutti i Libici. Anche la missione Onu in Libia (Unsmil) ha condannato “nella maniera più ferma possibile” l’attentato, sottolineando che “tali attacchi terroristici non impediranno ai libici di portare avanti il processo di consolidamento dell’unità nazionale e di costruzione dello stato di diritto e delle istituzioni”.

L’attacco arriva anche in risposta alla riunione che si e’ tenuta lunedi’ scorso al Cairo tra Unione europea, Onu, Unione africana e Lega araba in cui e’ stata confermata la fiducia nel lavoro dell’inviato speciale delle Nazioni unite, Ghassan Salame’, e il percorso verso le elezioni libiche. Lo Stato islamico ha replicato spargendo sangue. “Un simile vile attacco e’ un’aggressione diretta contro il popolo libico, contro la sua volonta’ di costruire uno Stato giusto e civile e contro la sua speranza di trovare vie d’uscita per la pace e la stabilita’ in tutta la Libia”, ha twittato Salame’ dopo aver avuto una telefonata di cordoglio con il presidente della Commissione elettorale, Emad Sayeh.

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