Attentati Bruxelles, morta Patricia Rizzo

Attentati Bruxelles, morta Patricia Rizzo
25 marzo 2016

Patricia Rizzo, la funzionaria italiana di cui si erano perse le tracce negli attacchi terroristici di martedì a Bruxelles, è morta. L’ Ambasciata d’Italia a Bruxelles ha ricevuto conferma dalle autorità belghe dell’avvenuta identificazione della salma della connazionale Patricia Rizzo, deceduta a seguito dell’attentato alla stazione di Maelbeek del 22 marzo. “La nostra Ambasciata a Bruxelles  – afferma la Farnesina – continuerà ad assistere i familiari, residenti in Belgio. L’Unità di Crisi della Farnesina e l’Ambasciata d’Italia in Belgio sono inoltre rimaste in costante contatto con le autorità tedesche, dalle quali hanno avuto conferma del decesso anche della cittadina tedesca di origini italiane Jennifer Scintu Waetzmann”. “La Farnesina si stringe attorno ai familiari ed esprime i più profondi sentimenti di cordoglio per queste tragiche perdite”. Patricia Rizzo, 48 anni e un passaporto italiano – la sua famiglia è immigrata in Belgio dalla provincia di Enna, in Sicilia – lavorava all’Ercea, l’Agenzia esecutiva del Consiglio della ricerca Europea (Research Council Executive Agency), un organismo della Commissione Ue. La donna, a quanto si è potuto ricostruire nei giorni scorsi, sarebbe morta nell’attenato alla stazione della metro di Maelbeek. Da martedì mattina non ha dato più notizie di sé né ai suoi colleghi di lavoro, né alla sua famiglia.

La Rizzo, che in precedenza aveva lavorato all’Efsa, l’Autorità europea di sicurezza alimentare con sede a Parma, prendeva ogni giorno la metro, e passava dalla stazione di Maelbeek, per andare in ufficio, in Place Charles Rogier 16, nel centro di Bruxelles. Oltre che l’unica italiana, Patricia Rizzo potrebbe essere anche l’unica funzionaria delle istituzioni europee dispersa dopo gli attentati. I suoi parenti e amici, nei giorni scorsi, hanno chiesto aiuto sui social media e hanno postato sua foto su Facebook. I suoi genitori hanno passato molte, lunghe ore all’ospedale militare di Regina Astrid di Neder-Over-Heembeek, alla periferia di Bruxelles, dove sono state raccolte le spoglie delle persone uccise nell’attenato a Maelbeek, per il lungo, difficile e penoso lavoro di identificazione delle vittime. Il processo di riconoscimento è stato macchinoso e ci sono voluti tre giorni perché fosse confermato per Patricia Rizzo, per cui i parenti hanno dovuto attendere in angosciosa attesa.

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