Bancarotta fraudolenta da 6 milioni a Brescia, 3 arresti

30 marzo 2017

Nel 2015 fallisce una societa’ bresciana, operante nel settore della commercializzazione di materiale plastico, ma la bancarotta faceva seguito a ingenti acquisti di merce senza pagamenti e a rivendite contestuali “in nero” a soggetti compiacenti. Questo e’ il meccanismo fraudolento scoperto dalle indagini del Nucleo di Polizia Tributaria-G.T.E. Scopron che ha portato i finanzieri ad arrestare i tre responsabili: un cittadino svedese in carcere e due bresciani ai domiciliari, amministratori di diritto e di fatto della societa’, per aver “fatto sparire” i beni escludendoli dalla procedura fallimentare. Dall’aprile al luglio 2014, l’azienda ha acquistato a credito da numerosi fornitori in Italia e all’estero materiale plastico, per circa 3 mln di euro. Mentre si attendevano i pagamenti, il materiale acquistato spariva e veniva immediatamente rivenduto in nero utilizzando anche false fatture e falsi documenti di trasporto. Le fiamme gialle bresciane, a seguito delle investigazioni, degli accertamenti bancari, delle escussioni testimoniali, dell’esecuzione di decreti di perquisizione e sequestro, riscontravano vendite documentate alle quali corrispondevano pero’ ulteriori mancati pagamenti per altri 3 mln di euro. I crediti societari mai soddisfatti andavano ad aumentare il passivo fallimentare della societa’ per un danno complessivo di circa 6 mln di euro.

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