Barca a vela contro gli scogli a Rimini, salgono a quattro le vittime

Barca a vela contro gli scogli a Rimini, salgono a quattro le vittime
19 aprile 2017

E’ di 4 morti e 2 feriti il bilancio definitivo dell’incidente avvenuto ieri al porto di Rimini dove, a causa del forte maltempo che ha colpito la costa adriatica dell’Emilia-Romagna, una barca a vela di 11 metri si è rovesciata ad un miglio e mezzo dalla costa, schiantandosi poi contro gli scogli del porto. I vigili del fuoco avevano già ieri recuperato il corpo di una delle vittime poi, dopo una notte di ricerche, sono stati individuati e recuperati anche i corpi senza vita dei 3 dispersi in mare. Gli unici due superstiti, sono rimasti in acqua oltre un’ora prima di essere recuperati dai soccorritori: giunti in ospedale in ipotermia, dopo le prima cure sono stati trasferiti in terapia intensiva. Luca Nicolis, 39 anni, arrivato in ospedale con uno stato di ipotermia meno grave è già stato dimesso dall’ospedale. L’altro, il 69enne Carlo Calvelli, ricoverato con uno stato di ipotermia piu’ severo e’ sedato in rianimazione, ma non in immediato pericolo di vita.

LE VITTIME

Sono tutti veronesi, cinque uomini e una donna, i membri dell’equipaggio della barca a vela che ieri pomeriggio, travolta dal maltempo, ha fatto naufragio all’altezza del porto canale di Rimini, dopo un estremo tentativo di entrare in porto. Quattro i morti: un corpo e’ stato recuperato nell’immediatezza del fatto, altri tre nella mattinata di oggi. Uno fluttuava vicino agli scogli, un altro giaceva sulla spiaggia ed e’ stato avvistato da un elicottero nei pressi del Bagno 44. Il terzo corpo e’ stato individuato, incagliato negli scogli e sara’ necessario probabilmente l’uso di un particolare martello pneumatico per frantumare la roccia e liberarlo. Due le persone tratte in salvo, ricoverati in ospedale in gravi condizioni. Secondo quanto ricostruito da Polizia e Capitaneria di Porto di Rimini, la barca – un 12 metri- era partita da Monfalcone per una crociera diretta a Trapani.

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L’ultima tappa, a Marina di Ravenna, da dove la barca era ripartita prima dell’estremo tentativo di entrare in porto a Rimini: manovra che puo’ essere fatta solo col motore, ma quest’ultimo sarebbe andato in panne. Inutili i contatti radio con il porto: poco dopo la barca si e’ capovolta ed e’ andata a schiantarsi contro gli scogli. Ancora in corso l’identificazione delle vittime. Secondo quanto riportato dall’Arena di Verona, a bordo della barca a vela c’erano il cardiochirurgo Alessandro Fabbri, 67 anni, e la figlia Alessia Fabbri, 38 anni, notaio, il fidanzato di lei, Luca Nicolis, direttore di uno dei piu’ noti locali del centro citta’, ‘La Bottega del Vino’. Gli altri membri dell’equipaggio erano Enrico Martinelli, 69 anni, pensionato, il medico Carlo Calvelli, e una sesta persona. I superstiti sono Luca Nicolis e Carlo Calvelli. In particolare la barca era di Martinelli, 68 anni, ex dirigente di un’azienda veronese: era lui l’esperto di mare. Fra i sopravvissuti e’ Nicolis, per quanto sotto shock, a essere nelle condizioni migliori: all’ospedale e’ arrivato cosciente e lucido, senza mai perdere i sensi. Gravi, invece, le condizioni dell’otorinolaringoiatra Carlo Calvelli: il 69enne e’ in rianimazione, in condizioni gravi, dovute principalmente all’ipotermia.  “Il cordoglio del Sindaco e di tutta la citta’ alle famiglie colpite da questa terribile tragedia, insieme alla mia personale vicinanza, visto che molte delle persone coinvolte, purtroppo, le conoscevo molto bene. Ad Alessandro Fabbri, con il quale ho preso un caffe’ propri pochi giorni fa, ero personalmente legato da amicizia e da stima”. Cosi’ Flavio Tosi, sindaco di Verona, ha commentato la notizia del drammatico naufragio di ieri a Rimini, costato la vita a quattro veronesi.

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