Bartolomeo: Hagia Sophia moschea deluderà milioni di cristiani

Bartolomeo: Hagia Sophia moschea deluderà milioni di cristiani
1 luglio 2020

“La conversione di Hagia Sophia in moschea deluderà milioni di cristiani in tutto il mondo”: lo scrive il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, in merito alla preannunciata decisione del Governo turco guidato dal presidente Rece Tayyip Erdogan di trasformare il monumento – in passato prima chiesa, poi moschea, ora museo – in un luogo di culto musulmano. “La conversione di Hagia Sophia in una moschea è un tema ampiamente discusso”, scrive il patriarca “primus inter pares” degli ortodossi.

Nel contesto delle varie discussioni che si sono svolte sul tema, la nostra Modestia ha ripetutamente espresso la posizione del patriarca ecumenico e dei suoi figli spirituali in tutto il mondo. Nel 2016, inviammo addirittura una lettera al direttore degli Affari religiosi, prof. Mehmet Goermez, al quale esprimemmo la nostra preoccupazione per la proposta alterazione dello status di Hagia Sophia e sottolineammo che questo monumento unico ha guadagnato valore sacro per entramb le religioni monoteiste perché ha servito come luogo di culto a Dio per 900 anni per i cristiani e per 500 anni per i musulmani. Concludevamo quella lettera dicendo che consideriamo dannoso che Hagia Sophia, che per la sua dedicazione alla saggezza di Dio è un punto di incontro e una fonte di fascinazione per i fedeli di entrambe le religioni, divenisse nel 21esimo secolo una causa di confronto e conflitto”.

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“Il tempio della saggezza di Dio è indubbiamente uno dei monumenti classici di massimo significato della civiltà universale. ‘Classico’ è ciò che trascende sempre i confini di un popolo e l’epoca della sua creazione e che non appartiene solo a chi lo possiede, ma all’intera umanità. In questo senso, il popolo turco ha la grande responsabilità e il più alto onore di dare prominenza all’universalità di questo squisito monumento. Come museo, Hagia Sophia può funzionare come luogo e simbolo di incontro, dialogo e coesistenza pacifica dei popoli e delle culture, reciproca comprensione e solidarietà tra cristianesimo e islam, il che è estremamente vitale e benefico per il mondo contemporaneo”.

“Durante questi giorni di discussioni surriscaldate sul tema, un giornalista turco di rilievo ha scritto che mentre si richiede il ritorno di Hagia Sophia al culto di Dio, sembra che la gioventù è rivolta maggiormente verso l’arte e la cultura. Non dovrebbe essere, questo atteggiamento della gioventù, una comune preoccpazione per tutti noi? Non dovremmo rivolgerci anche ai principi comuni, agli ideali che uniscono i giovani di entrambe le religioni, un’iniziativa che salvaguarderebbe un futuro migliore per l’umanità, invece di mettere in luce e riportare in primo piano questioni che causano divisioni e tensioni? La conversione di Hagia Sophia in moschea deluderà milioni di cristiani in tutto il mondo e Hagia Sopia, che, a causa del suo carattere sacro, è un centro vitale dove l’Oriente abbraccia l’Occidente, fratturerà questi due mondi, tanto più in un tempo nel quale l’umanità afflitta e sofferente, a causa della pandemia da nuvo coronavirus, ha bisogno di unità e orientamento comune”. askanews

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