Berlusconi, avanti con Rosatellum. Il Cav lavora su un nuovo partito

Berlusconi, avanti con Rosatellum. Il Cav lavora su un nuovo partito
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi
26 settembre 2017

“Noi manteniamo l’impegno, vediamo se il Pd resta compatto”. Per tutta la giornata di ieri da Forza Italia sono filtrati ripensamenti, dubbi, perplessita’ di Berlusconi sul ‘Rosatellum’ bis, il mix tra maggioritario e proporzionale che entro i primi dieci giorni di ottobre dovra’ passare l’esame dell’Aula di Montecitorio. Ma dopo un nuovo confronto ad Arcore sul tema, riferiscono fonti parlamentari azzurre, e’ arrivato un altro via libera a proseguire il confronto. Il timore del Cavaliere e’ quello di doversi fidare di Salvini, essere costretto a trattare sui collegi e soprattutto sulle regole, sul programma e la guida del centrodestra. Un timore espresso in piu’ riunioni da Letta e contrastato, secondo i rumors interni, da Ghedini. Tuttavia l’ex premier avrebbe invitato i suoi ad andare avanti con il Rosatellum, convinto di poter portare alla Camera un centinaio di deputati e di riuscire alla fine a costruire una coalizione vincente. Il nodo resta soprattutto la leadership. Perche’ Salvini non intende rinunciarvi e ora anche la Meloni e’ scesa in campo. Al momento il Cavaliere e il segretario del Carroccio non hanno avuto alcun contatto ma si sta lavorando a cercare di combinare un incontro per limare le distanze che il voto tedesco ha acuito ancora di piu’. Il sostegno del partito di via Bellerio al partito dell’ultradestra tedesco non e’ certamente gradito all’ex premier che giovedi’ incontrera’ il presidente del popolari europei Joseph Daul per ribadire l’asse tra FI e il Ppe. Ma anche in Forza Italia c’e’ la convinzione che le elezioni in Germania abbiano allontanato la prospettiva di una larga coalizione. Anzi, sotto traccia e’ tornata a farsi sentire l’ala che chiede un’alleanza con la Lega, soprattutto per intercettare temi come il contrasto all’immigrazione clandestina.

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Berlusconi punta sempre a rafforzare il centro e in Forza Italia non si esclude neanche che all’indomani del voto in Sicilia si possa arrivare ad un nuovo contenitore, ipotesi prospettata dal capogruppo azzurro al Senato Romani, piuttosto che alla formazione della ‘quarta gamba’ alla quale sta lavorando l’ex ministro Costa. In FI si fa anche un parallelo tra quanto e’ emerso dalle elezioni tedesche e il voto delle Politiche in Italia: il Cavaliere punta a quel 33% conquistato dalla Merkel e di lasciare i suoi alleati alle percentuali ottenute da Afd. La direzione di marcia non prevede una lista unica, ma una coalizione. Ecco perche’ il ‘Rosatellum’ viene ancora considerato come una soluzione migliore dell’Italicum. Sulla carta regge anche l’accordo dentro il Pd tra maggioranza e minoranza. “Al 99,9% approveremo la legge”, dice Rosato. I maggiori malumori si registrano in FI: oggi nella riunione di gruppo Brunetta ascoltera’ i malpancisti, perplessi sul si’ al Rosatellum per il rischio di ‘salvinizzare’ il centrodestra. L’orientamento degli azzurri e’ quello di rispettare il patto al quale hanno aderito anche Ap e la Lega ma c’e’ tuttavia chi vorrebbe rallentare l’iter dell’approdo in Aula della legge e soprattutto teme che sia proprio il Pd ad ingrossare il partito dei franchi tiratori, visto che saranno circa 90 i voti segreti. La Commissione Affari costituzionali domani adottera’ il testo base. L’intesa tra i partiti favorevoli al Rosatellum e’ quella di presentare pochi emendamenti: il termine scade alle 17 di mercoledi’. Sempre domani si riuniranno i pentastellati per studiare la strategia d’opposizione mentre Ap nella direzione convocata da Alfano dovrebbe rilanciare la necessita’ di costruire un grande centro, alternativa ai populismi.

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