Berlusconi a tutto campo: barra dritta sulle amministrative e occhio a Vivendi

Berlusconi a tutto campo: barra dritta sulle amministrative e occhio a Vivendi
22 marzo 2016

di Antonio Angeli

Berlusconi a tutto campo: ieri ha rintuzzato e precisato tanto sulla sua attività di politico quanto su quella di imprenditore. “Quel che succede a Roma è un errore di valutazione” degli altri partiti del centrodestra su Guido Bertolaso, e “c’è un mancato rispetto della parola data e una messa a rischio dell’alleanza”, ha detto il leader di Forza Italia a Rtl 102.5. “Bertolaso è il numero uno al mondo per la soluzione delle situazioni difficili”, ha aggiunto il Cav che però si è detto ottimista: “prevarrà il modello Milano, dove tutti i moderati sono insieme. Sono abbastanza tranquillo non ci saranno conseguenze negative, sarebbe una follia assoluta. Significherebbe consegnare il Paese alla sinistra”. Oggi Berlusconi è atteso a Roma, in vista di un vertice con Bertolaso e gli eletti nel Lazio. E proprio ieri Marco Patuano ha formalmente lasciato il gruppo Telecom Italia dove lavorava da 26 anni, di cui gli ultimi 5 come amministratore delegato. Il mandato sarebbe scaduto il prossimo anno. È stata la conclusione dei difficili rapporti con il socio di maggioranza relativa, Vivendi che detiene il 24,9% del capitale. I francesi hanno premuto perché l’ad lasciasse le redini, per quanto il lavoro di Patuano negli ultimi anni fosse stato apprezzato dagli analisti, ma le frizioni ai vertici di una società non fanno bene al titolo. La Borsa ha gradito con un rialzo superiore al 3%.

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I legali sono al lavoro per chiudere l’accordo consensuale sulle dimissioni. La buonuscita dovrebbe aggirarsi su 7 milioni, a cui si va ad aggiungere la liquidazione per gli anni di lavoro in azienda. La Vivendi è al centro di una complessa manovra che riguarda le torri di trasmissione e i contenuti. Secondo diverse fonti il gruppo francese e Mediaset sono in trattative per raggiungere un accordo sulla pay tv. Sulla natura dei contatti tra il gruppo d’Oltralpe e quello fondato da Berlusconi ci sono ipotesi di ogni genere, in particolare riguardo ad una acquisizione da parte dei francesi di importanti “pezzi” di Mediaset. In questo senso giocano un ruolo positivo i rapporti esistenti tra Vincent Bollorè, presidente di Vivendi, e la famiglia Berlusconi. L’obiettivo è quello di costruire un grande gruppo europeo, alternativo a Sky, nel campo della tv satellitare. Ma sul termine “acquisizione” è arrivata la precisazione-smentita da parte di Berlusconi: “Vivendi è molto interessato all’Italia, sono amico del signor Bollorè da diversi anni e manifesta un interesse su alcune cose che noi facciamo in Italia, non assolutamente Mediaset – ha spiegato Berlusconi – ma per esempio sulla nostra capacità di fare prodotti per la televisione, format, programmi e anche per quella attività di fornitura al pubblico di un portafoglio di film molto vasto e anche di altri spettacoli”. Gli incontri tra rappresentanti degli azionisti di Vivendi e di Mediaset che ci sono stati avrebbero per questo avuto alla base l’ipotesi di un’alleanza strategica tra i due gruppi e non di una vendita di Mediaset a Vivendi.

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