Bimbo morto a Ragusa, trovati slip blu davanti alla sua scuola

Bimbo morto a Ragusa, trovati slip blu davanti alla sua scuola
2 dicembre 2014

Un paio di slip blu sono stati trovati a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, davanti alla scuola frequentata da Andrea Loris Stival, il bambino di 8 anni ucciso sabato scorso. Ad affermarlo, “Il ragazzo era vestito con pantaloni slacciati e senza slip”. Ad affermarlo e’ la dottoressa Giusi Neri, dirigente della polizia scientifica.  A trovare a terra l’indumento è stata un’animatrice che lavora in un campo scuola privato. Il cadavere del bambino, sotto ai jeans, in effetti non indossava gli slip e su questo aspetto ci si era concentrati considerando la pista della violenza sessuale. La donna ha subito avvisato polizia e carabinieri che stanno effettuando i rilievi scientifici. La zona è molto frequentata, e appare difficile che l’indumento fosse lì già nei giorni scorsi. Intanto, il procuratore capo di Ragusa Carmelo Petralia, facendo il punto sulle indagini, ha detto che “statisticamente per questo genere di delitti il tempo d’individuazione del responsabile va dalle 72 alle 96 ore, dopo di che il tempo si dilata in modo più consistente.

Se si arriva all’individuazione di un elemento indiziario sufficientemente grave in questo termine dei 3/4 giorni c’è la possibilità di dire che il caso è risolto. Quindi, calcoliamo che siamo ancora prima della 72esima ora, diamoci quest’altro spazio”. Nella notte in Questura a Ragusa è stato ascoltato nuovamente Orazio Fidone, il cacciatore che ha scoperto il cadavere del bambino, in un canalone nelle campagne ragusane. “E’ una posizione che è stata valutata doverosamente e studiata – ha spiegato Petralia -. Ci sono vari profili per i quali è stato necessario attenzionarlo, ma in ogni caso è stato la prima persona che ha avuto il primo contatto col corpo del bambino”. Sulle notizie relative ad un 15enne che nei giorni scorsi sarebbe stato visto in compagnia del bambino, Petralia ha osservato: “Sono tutti fatti che non abbiamo né dato né confermato”.

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“Stiamo ricostruendo la scena de crimine analizzando, tutte le eventuali tracce possibili e immaginabili. Presto faremo anche il luminal che consente di evidenziare eventuali tracce non visibili ad occhio nudo”. A fare il punto sulle rilevazioni scientifiche effettuate sul luogo dove sabato scorso è stato trovato il cadavere di Andrea Loris Stival, in contrada Braccetto, in provincia di Ragusa, è stato questo pomeriggio Giuseppina Neri, dirigente della polizia scientifica della Sicilia orientale. “In atto non abbiamo elementi che ci portino a escludere o accludere nulla – ha spiegato la dirigente -. Tutte le ipotesi al momento sono aperte”. A chi domanda come abbiano trovato la scena del crimine gli esperti della scientifica, Neri ha risposto: “La scena era intatta, non contaminata. Siamo intervenuti solo noi forze dell’ordine”. Andrea Loris è scomparso sabato mattina, dopo essere stato accompagnato a scuola dalla mamma, e il suo cadavere è stato ritrovato nel pomeriggio dal cacciatore Orazio Fidone, che al momento è indagato per detenzione di armi da guerra. Sin da subito si è temuto che il piccolo possa aver subito abusi sessuali, tesi avvalorata dal fatto che il bambino al momento del ritrovamento non indossava gli slip. “Confermo che il ragazzo era vestito – ha detto Neri -, con i pantaloni slacciati e senza slip”. Il cadavere di Andrea Loris è stato trovato in un canalone di contrada Punta Braccetto, a pochi chilometri da Santa Croce Camerina, accanto a una discarica.

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“E’ una discarica, quindi sul luogo abbiamo trovato anche sacchetti della spazzatura – ha proseguito Neri -. Qualsiasi altro oggetto sarà analizzato anche se irrilevante e non collegato al caso. Lavoreremo giorno e notte, spero al più presto di dare i primi risultati. In un settimana almeno”. Riguardo alle analisi sull’auto del cacciatore, Neri ha osservato: “Non escludiamo niente. Nei prossimi giorni ci muoveremo anche sulle autovetture, e soprattutto sugli abiti del ragazzo. In questa disgrazia – ha aggiunto -, la fortuna ci ha aiutato perché abbiamo trovato il cadavere in tempi utili per proseguire esami tecnici, senza che le intemperie e le condizioni del luogo alterassero il cadavere. Stabiliremo il dna del ragazzino, sia di chi sia venuto in contatto con lui”. Infine, sul ritrovamento degli slip, Neri no si è sbilanciata: “Questi slip verranno analizzando, studiati e fatti tutti gli accertamenti per collegarli al bambino o ad eventuali mitomani”.  (Askanews)

Aggiornato 17:59
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