Branca (Spallanzani): contagi con la spesa? Sono idee fantasiose

31 marzo 2020

“Io non sono un medico, mi metto nei panni delle persone che vanno al supermercato per fare la spesa e sentono parlare di questo. I nostri scienziati ci hanno spiegato che questo virus si diffonde per le vie aeree, con le goccioline che fuoriescono dal respiro, la tosse o gli starnuti, significa che queste goccioline hanno un raggio in cui cadono, si depositano, dopodiché evaporano. Io direi che se noi rispettiamo le regole che hanno dato, ad esempio lavarsi le mani, prima e dopo avere fatto la spesa e maneggiare le cose che abbiamo comprato con le mani pulite, io penso che dovremmo stare sufficientemente tranquilli”: lo ha spiegato la direttrice generale dell’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma, Marta Branca, rispondendo a una domanda sulla possibilità di poter contrarre il coronavirus maneggiando gli involucri della spesa.

“Tra che andiamo al supermercato e poi torniamo a casa, il tempo di evaporazione dovrebbe essere sufficiente. Lavandoci le mani e usando queste precauzioni dovremmo stare tranquilli, senza fare allarmismi inutili e senza crearci delle idee anche fantasiose sui modi di contagio”, ha aggiunto. “La prudenza non è mai troppa, ma anche l’eccesso opposto aiuta. Bisogna cercare di vincere la paura, cercando di essere un po’ più equilibrati e meno ansioni, ciò aiutarebbe anche ciascuno di noi a stare un po’ meglio a prendere le cose con maggiore tranquillità, senza eccedere in un senso o nell’altro”, ha concluso la direttrice dell’INMI Spallanzani.

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