Brusaferro, correlazione con polveri sottili va approfondita

10 aprile 2020

“I dati confermano un trend decrescente. Questo significa che le azioni intraprese sono efficaci”. Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, fa il punto sull’emergenza coronavirus ma avverte: “Questo però non significa che si può abbassare la guardia. Le misure funzionano quindi il distanziamento sociale va assolutamente rispettato”. Anche in Lombardia “si conferma il trend positivo”, come anche nelle regioni del Sud i numeri “sia pure contenuti, sono in calo”. L’età media dei decessi è 80 anni, il 60% aveva più di tre patologie, spiega. Sono colpiti soprattutto gli uomini, le donne sono il 32%.

I dati arrivano sull’analisi di 1500 cartelle cliniche. Brusaferro evidenzia: “Sapevamo già da tempo della correlazione fra polveri sottili e infezioni respiratorie e che l’aumento dell’esposizione a queste polveri favorisce l’insorgenza di infezioni: è un tema che va approfondito e va letto tenendo contro delle dinamiche attraverso le quali si diffonde il contagio Covid-19”.

Nelle Rsa, prosegue il presidente dell’Iss, “in alcune zone la mortalità è cresciuta durante le settimane di picco del contagio. Ma la mortalità è legata in qualche modo anche ai picchi influenzali tra gennaio e febbraio, e anche questo ha una sua importanza”. E ancora una volta, Brusaferro ribadisce che per proteggerci dal contagio “solo la mascherina non basta, è importante ma non basta”, ricordando che “misure importantissime, oltre al distanziamento sociale, sono il lavaggio delle mani e l’igiene ambientale”.

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