Bus in fiamme su A4, l’apocalisse e l’umanità dei soccorritori. Il racconto dell’Agente Lisa

Bus in fiamme su A4, l’apocalisse e l’umanità dei soccorritori. Il racconto dell’Agente Lisa
28 gennaio 2017

Agente-Lisa-1“L’essere umano fa tante cose riprovevoli ma quando dà retta al cuore sa essere meraviglioso”. È uno dei passaggi contenuti nella lunga lettera postata nella pagina Facebook della polizia dall’Agente Lisa che racconta gli istanti immediatamente successivi al tragico incidente, avvenuto nell’autostrada A4 una settimana fa nei pressi di Verona, dove un bus ungherese con a bordo studenti, docenti e alcuni genitori dei ragazzi in gita scolastica, si è schiantato contro un pilone prendendo fuoco. Sulla tragedia, nella quale hanno perso la vita 16 persone, è stata aperta un’inchiesta e le cause sono ancora da accertare. E in lettera dal forte impatto emotivo, la poliziotta virtuale descrive le operazioni di soccorso messe in campo da polizia, vigili del fuoco e volontari, mentre davanti ai loro occhi il fuoco divorava i corpi di 11 studenti e di altre quattro persone, spezzando sogni e speranze. “È passato qualche giorno dal tremendo incidente al bus ungherese che in autostrada, all`altezza di Verona, si è schiantato contro un pilone – scrive l’agente Lisa -. Lì si è fermata la vita di 16 persone, tra cui dei ragazzi perché a bordo ce ne erano tanti. Era una scolaresca con docenti e genitori e in un attimo è stato l`inferno. L`urto violento e poi il fuoco”.

SCENA APOCALITTICA L’agente Lisa descrive attimi concitati, racconta di scena apocalittica, che ha scosso i soccorritori nel profondo e che ha imposto lucidità, polso e fermezza perché dovevano salvare il maggior numero di vite possibile. “Girolamo Lacquaniti Comandate della polizia Stradale di Verona – racconta l’agente Lisa – ne parla ancora con la voce sommessa, rispettosa, perché è stata una tragedia che ha coinvolto emotivamente tutto il reparto, iniziando dagli agenti delle prime due pattuglie arrivati in 7/8 minuti sul posto insieme ai soccorritori del 118 e ai Vigili del Fuoco. Una corsa che poco ha potuto per salvare più vite perché il fuoco ha divorato chi non è stato sbalzato fuori ed è rimasto intrappolato tra le lamiere. Una scena apocalittica e purtroppo chi lavora alla Stradale sa che si possono vedere tante cose orribili a volte. Non c`è solo il codice da far rispettare; c`è anche molta attività di soccorso in questa specialità della Polizia di Stato”.

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MACCHINA DEI SOCCORSI Poi è partita la macchina degli aiuti e dell`assistenza, “e ancora una volta le persone, tutte, hanno messo in campo la sensibilità e la generosità. A partire – racconta – dalle interpreti di ungherese che, una volta saputo l`accaduto, hanno subito prestato la loro opera gratuitamente alle persone coinvolte nell`incidente e ai loro familiari che si sono immediatamente messi in viaggio per raggiungere Verona. E la polizia Stradale ha messo in campo gli uomini anche da Brescia, Padova e Bologna per allestire al meglio tutti i servizi di assistenza, anche telefonica, per fornire notizie a chi chiamava dall`estero o era in viaggio per l`Italia”. “Come sempre nessuno si è risparmiato e tanti poliziotti che avevano finito il turno – prosegue il racconto – sono tornati a dare una mano, perché nessuno avrebbe preso sonno quella notte. Una cosa bella che mi hanno raccontato in mezzo a tanta tristezza è stato il gesto dei proprietari e delle commesse dei negozi di Verona che, spontaneamente, hanno deciso di regalare degli abiti per coprirsi ai superstiti”.

POLIZIOTTI ESEMPLARI “Chiudo con le parole di una delle interpreti volontarie, affidate alla stampa, che fanno venire i brividi: l’essere umano fa tante cose riprovevoli ma quando dà retta al cuore sa essere meraviglioso. Ci riempiono di un orgoglio tutto italiano: Io li devo ringraziare! Ringraziare questi poliziotti che erano con noi in questi giorni difficili. Questi agenti hanno un cuore enorme”. “Posso parlare di loro solo positivamente, mai visto un comportamento così esemplare – scrive ancora -. C’erano poliziotti chi hanno dato giacche e stivali a questi ragazzi rimasti senza vestiti, hanno aiutato i genitori e ci sono stati vicini davvero tanto. Purtroppo non so i nomi, se sapessivi ringrazierei uno per uno. Sono felice di aver conosciuto persone meravigliose come voi e voglio che sanno tutti come siete. Grazie con tutto il cuore al nome di tutti gli ungheresi. Siete davvero speciali”.

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CHI E’ L’AGENTE LISA L’agente Lisa può essere considerata una sorta di eroina moderna che cerca di aiutare gli internauti a stare lontani di truffe, phishing e virus. L’agente Lisa è un poliziotto, o meglio un collettivo di 10 poliziotti, che si presenta agli utenti con occhi azzurri e capelli castani, divisa sempre perfetta ed il suo scopo è aiutare gli utenti di internet a scovare truffe. L’immagine è stata realizzata pensando agli adolescenti che spesso sono vittime (talvolta ignare) in rete e hanno bisogno di uno sguardo amichevole, senza lasciare dunque nulla al caso. Il servizio è stato predisposto dall’Ufficio Relazioni Esterne e Cerimoniale della Polizia dello Stato ed è nato allo scopo di rispondere alle domande di chi, ritrovandosi a navigare in rete nota anomalie o ha bisogno di aiuto.

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