Cefalù, coppia aggredita da cinghiali. L’uomo è morto, la moglie è ferita. Crocetta: Piano di sicurezza immediato”

Cefalù, coppia aggredita da cinghiali. L’uomo è morto, la moglie è ferita. Crocetta: Piano di sicurezza immediato”
8 agosto 2015

cinghiale 2

di Enzo Marino

Una coppia di anziani è stata aggredita da cinghiali nelle campagne di Cefalù, in Sicilia: l’uomo, 77 anni, è morto, mentre la moglie, di 73, è stata trasportata ferita all’ospedale San Raffaele-Giglio di Cefalù. Ad aggredire la coppia, precisano i carabinieri, sarebbe stato un solo cinghiale, di grosse dimensioni. L’uomo era nel suo terreno quando ha notato l’animale: si è avvicinato e il cinghiale lo ha aggredito. La moglie è accorsa sentendo le urla e a sua volta è stata caricata dal cinghiale, ma è riuscita a rientrare in casa e a chiedere aiuto.  Intanto,  la direzione sanitaria dell’ospedale Giuseppe Giglio di Cefalu parla di quindici giorni di prognosi e dimissione prevista in giornata per la signora R.R. La donna e’ arrivata, in pronto soccorso, cosciente, accompagnata da un vicino e sulle proprie gambe. Riportava ferite multiple agli arti inferiori e all’addome. Sottoposta, dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Giglio, ad esami strumentali, e’ stata poi trattata e suturata, con l’intervento dei medici di traumatologia. “La situazione e’ sotto controllo – ha detto il direttore sanitario Giuseppe Ferrara -. Possiamo essere tranquilli sullo stato della paziente che non e’ mai stata in pericolo di vita”. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri. La tragedia è avvenuta in una zona, compresa tra contrada Ferla e contrada Mollo, che non ricade nel territorio del Parco delle Madonie, in cui vivono numerosi esemplari di cinghiali. Gli animali sono talmente tanti che da anni si programma un abbattimento controllato per evitare aggressioni ad animali da allevamento e danneggiamenti alle colture.

“La drammatica aggressione è la punta dell’iceberg di una emergenza nazionale provocata dal proliferare senza controllo degli animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, causano incidenti stradali per un totale stimato in quasi 100 milioni di euro nel 2014, senza contare i casi in cui è stata messa in pericolo la vita delle persone”. E’ quanto afferma la Coldiretti. Proprio nei giorni scorsi gli agricoltori della Coldiretti hanno lasciato le campagne per lanciare un SOS alle istituzioni in tutta Italia per una situazione insostenibile che sta provocando l’abbandono delle aree interne da parte della popolazione, con problemi sociali, economici e ambientali. Per l’associazione “la situazione è grave con gruppi di cinghiali guidati da animali fino di oltre 150 chili di peso che arrivano oramai fino dentro le case. La sicurezza nelle aree rurali e periurbane è in pericolo per il proliferare di animali selvatici come i cinghiali che stanno invadendo campi coltivati, centri abitati e strade dove rappresentano un grave pericolo per le persone e le cose. Non è più solo una questione di risarcimenti dei danni, ma è diventato un fatto di sicurezza delle persone e della vita nelle campagne”. L’organizzazione degli agricoltori chiede di “approvare la nostra proposta di legge che contribuisce ad arginare le tragedie provocate dagli animali selvatici”.

Leggi anche:
Allarme astensionismo, Censis: in Italia trend in crescita

CROCETTA Sulla tragica vicenda interviene il governatore della Sicilia. “Premesso che i parchi attualmente godono di gestione autonoma, occorre definire immediatamente un piano di messa in sicurezza insieme ai direttori dei parchi, per tutte le aree fruibili dai cittadini – afferma Rosario Crocetta -. Nella giunta di lunedi’ delibereremo in tal senso. Il problema dell’eccessivo popolamento dei cinghiali, gia’ nel ddl sui parchi e’ affrontato. Chiederemo al presidente della commissione Ambiente di estrapolare l’articolo in modo tale da inserirlo nel primo ddl utile che verra’ discusso in aula – prosegue -. Ma intanto un piano di sicurezza immediato”.

SINDACO DI CEFALU’ Il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, ha proclamato il lutto cittadino per il giorno in cui si svolgeranno i funerali dell’uomo ucciso dai cinghiali. Lapunzina si è recato in ospedale per informarsi sulle condizioni della moglie della vittima che ha incontrato al pronto soccorso dell’ospedale.

SINDACO DI POLLINA “Quello che è successo oggi è una tragedia annunciata. Da mesi, insieme agli altri sindaci del Parco delle Madonie, chiediamo alla Regione di approvare la proposta di legge che possa contenere il fenomeno e provvedere all’abbattimento controllato. Probabilmente, l’ impasse del governo regionale ha creato uno stallo decisionale che ha messo in serio pericolo la sicurezza del territorio e l’incolumità dei cittadini e dei turisti”. Lo ha detto il sindaco di Pollina e deputato del Pd, Magda Culotta, commentando la notizia della morte di un uomo attaccato da un branco di cinghiali. “Non possiamo più aspettare – continua – la Regione deve intervenire subito”.

Leggi anche:
Fiumicino, Fassino indagato per il furto al duty free

PARCO DELLE MADONIE “Un disastro annunciato da tempo sul quale, nonostante le reiterate richieste ben documentate dell’ente parco delle Madonie, il legislatore non ha ancora preso gli idonei provvedimenti, lasciando al caso ed alla fortuna la risoluzione di un problema atavico. Ora il tempo è scaduto”. Lo dice dal presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto, alla notizia della morte di un uomo in contrada Mollo di Cefalù, per attacco di cinghiali selvatici. “Ho partecipato – aggiunge – a decine di riunioni e tavoli tecnici, in cui abbiamo proposto, fin dal 2010, l’unico sistema ritenuto idoneo a frenare il proliferare di questi animali ibridi inselvatichiti, e cioè l’abbattimento selettivo supervisionato dalle forze dell’ordine, sul quale abbiamo anche riscosso il favore delle autorità, ma finora nulla e’ cambiato”.

M5S “Risale a più di un anno fa l’audizione con la quale chiesi al governo di operare in relazione alla questione “suidi”, da allora poco o nulla è stato fatto”. Così, il presidente Cinquestelle della commissione Ambiente dell’Ars, Giampiero Trizzino. “Ho deciso – aggiunge – di riconvocare già lunedì mattina i vertici dell’assessorato per trovare una soluzione. Sarebbe auspicabile una norma stralcio o, nelle more, una ordinanza che in via transitoria che consenta di agire in deroga alle norme vigenti”.

PICCIOLO (Pdr) “La tragedia provocata dall’aggressione di cinghiali nelle campagne di Cefalù è la punta di un iceberg rispetto al fenomeno dei suidi che in un numero spropositato sono stanziati sulle madonie ormai da diversi anni. È tempo di trovare una soluzione immediata prima di dover piangere ulteriori vittime umane. Ho chiesto, di intesa con l’assessore regionale al Territorio Maurizio Croce, di intervenire presso la IV Commissione Ars affinché si stralci l’articolo 29 della legge sul riordino dei Parchi per consentire l’abbattimento selettivo dei cinghiali sopratutto nell’area del Parco delle Madonie. Questa norma si potrebbe varare già questa settimana per procedere con la riduzione dei cinghiali già a settembre”. Lo afferma Giuseppe Picciolo, capogruppo del Pdr all’Assemblea regionale siciliana.

Leggi anche:
Fiumicino, Fassino indagato per il furto al duty free

L’ASSESSORE “L’aumento indiscriminato delle specie animali selvatiche o inselvatichite è problema che l’assessorato regionale dell’Agricoltura – dichiara l’assessore Sara Barresi – non ha mai sottovalutato, rappresentando anche alla Commissione attività produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana la necessità di adoperarsi affinché venga esaminato nel più breve tempo il disegno di legge di modifica della legge regionale n. 33/97 che regolamenta la materia. Con l’attuale legge – continua la Barresi – la Regione è nella impossibilità di attivare un qualsiasi strumento limitativo e di contrasto, fatta salva la possibilità di definire il calendario venatorio. La grave circostanza appena accaduta sarà ulteriore stimolo per sollecitare il parlamento regionale ad una immediata e urgente modifica della norma. In presenza di fatti gravi che minaccino la pubblica incolumità – prosegue l’assessore – solo i sindaci e i prefetti hanno il potere di emanare ordinanze. Come assessore conclude – mi impegno a mettere a disposizione il Dipartimento delle Risorse Rurali con gli agenti della forestale a collaborare con ogni risorsa possibile negli interventi di controllo del territorio”.

Articolo agiornato alle 15:23

 

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti