Code al Banco Pegni, immagini dell’Italia in crisi

23 aprile 2020

Queste immagini mostrano la lunga fila al Banco dei Pegni di Napoli: uno dei segnali della grande crisi che sta attraversando il Paese, entra nella case, si diffonde per le strade, si mette in fila per scambiare un oggetto con soldi, anche pochi ma subito. Una trafila resa ancora più complicata dalle restrizioni per il coronavirus. Gli ingressi sono contingentati, si formano lunghe code, a Napoli ma anche a Torino. Da Nord a Sud una entrata veloce e discreta è esclusa. Per ora i compro oro sono chiusi per decreto, ma riapriranno, e anche lì è probabile che si vedranno code, pe questo bisogna stare attenti, spiega il Presidente Federconsumatori Campania Rosario Stornaruolo.

“Bisogna che stiamo attenti, che ci siano Gdf e Carabinieri che controllano questo mercato. Il mercato dei compro oro è fatto anche da persone serie, ma per la gran parte era ed è ancora in mano a un potere anche oscuro qui a Napoli”. “Se vogliamo eliminare l’afflusso, la ressa, le file, bisogna aiutare le famiglie, allargare le risorse date a queste famiglie. Si vende l’oro non per fare un viaggio, ma perchè si ha bisogno di mangiare”. Una questione importante con cui fare i conti che se sottovalutata potrebbe avere un costo molto alto per il Paese, ha avvertito anche il ministero dell’Interno, alzando l’allerta sulla possibilità che la mafia si inserisca negli enormi strappi lasciati nel tessuto economico e sociale dalla crisi.

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