Coronavirus, Speranza: “Quarantena per chi viene da Romania e Bulgaria”

Coronavirus, Speranza: “Quarantena per chi viene da Romania e Bulgaria”
24 luglio 2020

Sono 252 in nuovi positivi al Covid-19 nelle ultime 24 ore in Italia, 5 i decessi. Sono attualmente positive in Italia 198192 persone mentre il numero dei decessi sale a 35.097. È quanto emerge dai dati comunicati dal ministero della Salute e dal Bollettino della Protezione Civile. Sono solo due le regioni italiane nelle quali nelle ultime 24 ore non si sono registrati nuovi casi di Covid-19: Basilicata e Valle d’Aosta. La regione con più contagi nelle ultime 24 ore è l’Emilia Romagna con 63, 53 in Lombardia, 30 in Veneto, 18 nel Lazio, 13 in Puglia, 11 ciascuno in Toscana e Piemonte.

I guariti nelle ultime 24 ore sono 350, per un totale di 198.192 (ieri +214). I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 46, cioè 3 in meno rispetto a ieri. I ricoverati con sintomi sono 713, lo stesso numero di ieri. Sono invece 11.542 le persone in isolamento domiciliare (-100). I tamponi sono al momento 6.469.375, in aumento di 53.334 rispetto a ieri. I casi testati sono finora 3.869.759, al netto di quanti tamponi abbiano fatto.

Le persone attualmente positive per regione
6.759 in Lombardia
776 in Piemonte
1.372 in Emilia-Romagna
685 in Veneto
335 in Toscana
198 in Liguria
916 nel Lazio
132 nelle Marche
87 nella Provincia autonoma di Trento
332 in Campania
67 in Puglia
98 in Friuli Venezia Giulia
113 in Abruzzo
170 in Sicilia
83 nella Provincia autonoma di Bolzano
19 in Umbria
16 in Sardegna
78 in Calabria
1 in Valle d’Aosta
18 in Molise
46 in Basilicata

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“Quarantena per chi viene da Romania e Bulgaria”

“Ho appena firmato una nuova ordinanza che dispone la quarantena per i cittadini che negli ultimi 14 giorni abbiano soggiornato in Romania e Bulgaria. Questa misura è già vigente per tutti i Paesi extra Eu ed extra Schengen. Il virus non è sconfitto e continua a circolare. Per questo occorre ancora prudenza e attenzione”, afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha incontrato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per una verifica puntuale del quadro epidemiologico a livello internazionale.

Rt è stabile, di poco sotto 1

“L’incidenza di nuovi casi di covid-19 è stabile rispetto alla scorsa settimana e RT, a livello nazionale, è di poco inferiore a 1. Persistono diversi focolai di ampiezza variabile in quasi tutte le regioni italiane e molti di questi sono causati da persone che provengono da Paesi ad alta incidenza. Il che rende la situazione in alcune regioni peggiore rispetto a quella di altre”. Lo dice il direttore del Dipartimento di Malattie Infettive del ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati settimanali diffusi dalla cabina di regia ministero della Salute, Istituto superiore di sanità. “E’ per questo necessario continuare a tenere dei comportamenti prudenti, distanziamento sociale di mascherine, igiene personale e sottoporsi a misure quarantenare nel caso in cui si provenga da Paesi ad alta incidenza.

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Iss: testing-tracking-tracing lo frenano bene

“Sebbene le misure di lock-down in Italia abbiano permesso un controllo efficace dell’infezione da SARS-CoV-2, al momento siamo in una situazione di trasmissione stazionaria a livello nazionale in cui persiste una trasmissione diffusa del virus che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti, talvolta associati all’importazione di casi da Stati esteri”. Lo sottolinea il report di monitoraggio settimanale sull’andamento del coronavirus in Italia della cabina di regia Ministero della Salute-Istituto superiore di sanità. “Il numero di nuovi casi di infezione rimane nel complesso contenuto. Questo avviene grazie alle attività di testing-tracking-tracing che permettono di interrompere potenziali catene di trasmissione sul nascere. La riduzione nei tempi tra l’inizio dei sintomi e la diagnosi/isolamento permette una più tempestiva identificazione ed assistenza clinica delle persone che contraggono l’infezione Non sorprende pertanto osservare un numero ridotto di casi che richiedono ospedalizzazione in quanto, per le caratteristiche della malattia COVID-19, solo una piccola proporzione del totale delle persone che contraggono il virus SARS-CoV-2 sviluppano quadri clinici più gravi. 3 Questo risultato, atteso in base alla strategia adottata nella fase di transizione, permette di gestire la presenza del virus sul territorio, in condizioni di riapertura, senza sovraccaricare i servizi assistenziali”.

“È necessario – prosegue il report – mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali, continuare a rafforzare la consapevolezza e la compliance della popolazione, realizzare la ricerca attiva ed accertamento diagnostico di potenziali casi, l’isolamento dei casi confermati, la quarantena dei loro contatti stretti. Queste azioni sono fondamentali per controllare la trasmissione ed eventualmente identificare rapidamente e fronteggiare recrudescenze epidemiche. È essenziale mantenere elevata l’attenzione e continuare a rafforzare le attività di testing-tracking-tracing in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l’epidemia – dice ancora il rapporto -. Per questo rimane fondamentale mantenere una elevata la consapevolezza della popolazione generale sulla fluidità della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico”. “Si ribadisce – continua il Report – la necessità di rispettare i provvedimenti quarantenari sia per le persone che rientrano da paesi per ii quali è prevista la quarantena e sia a seguito di richiesta dell’autorità sanitaria essendo stati individuati come contatti stretti di un caso. In caso contrario, nelle prossime settimane, potremmo assistere ad una inversione di tendenza con aumento rilevante nel numero di casi a livello nazionale”.

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