Coronavirus in Italia, salgono a 14 i morti. Sempre più contagiati ma crescono pure le guarigioni. Oms: l’epidemia è arrivata a un punto decisivo

27 febbraio 2020

Scoppia il primo caso in Abruzzo, i morti salgono a 14 come salgono a oltre 520 i contagiati. Ma buone notizie arrivano in merito alle guarigioni: 37 persone su 305 contagiate sono guarite. A fare il consueto punto sul coronavirus è il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Oltre alle 37 persone guarite da coronavirus in Lombardia ci sono anche tre pazienti dimessi nel Lazio e due in Sicilia, ha aggiunto Borrelli. Poi il commissario per l’emergenza sul coronavirus ha tracciato un quadro della situazione globale nel nostro Paese: oltre 528 i contagiati, 474 in assistenza; 278 in isolamento domiciliare, 159 ricoverati con sintomi e 37 in terapia intensiva. Il dettaglio regione per regione è questo: Lombardia: 305 persone contagiate. Veneto: 98. Emilia-Romagna: 97. Liguria: 11. Lazio: 3. Sicilia: 3 (2 guariti). 2 in Toscana, Campania, Piemonte. 1 in provincia di Bolzano. 1 in Abruzzo. I decessi: 14, anche si aspettano esiti degli accertamenti dell’Iss per l’ufficialità. Dall’inizio dell’emergenza coronavirus in Italia sono stati effettuati 11.085 tamponi. La regione che ne ha fatti di più è il Veneto con 5300 esami, seguita dalla Lombardia con 3320, poi l’Emilia Romagna con 1033. Nel Lazio sono stati fatti 552 tamponi. Nessun tampone in Basilicata e Molise.

ORGANIZZAZIONE MONDIALE SANITA’

L’epidemia di coronavirus “è giunta a un punto decisivo”, ha dichiarato il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus da Ginevra, sottolineando come nelle ultime 48 ore il numero di casi di Covid-19 nel mondo abbia superato quello dei nuovi casi in Cina. “Quello che sta accadendo nel resto del mondo è quello che ora ci preoccupa. Al di fuori della Cina ci sono stati 3.474 casi in 44 Paesi, con 54 decessi. Siamo a un punto decisivo”. Sette i paesi che nelle ultime 24 ore hanno confermato i rispettivi primi casi: Brasile, Georgia, Grecia, Macedonia, Norvegia, Pakistan e Romania: “Il mio messaggio a ciascuno di questi Paesi è: questa è la vostra finestra di opportunità, se agirete adesso in modo aggressivo potrete contenere il coronavirus e salvare delle vite”, ha concluso il direttore generale dell’OMS, parlando anche all’Italia e ai paesi maggiormente colpiti come Iran e Corea del Sud: “Non è il momento della paura, è il momento di agire per prevenire le infezioni e salvare delle vite”.

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PRIMO CASO ALITALIA

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Coronavirus, primo caso di passeggero Alitalia contagiato dalla nuova infezione: ha viaggiato tra Roma e Milano. Alitalia nelle scorse ore è stata informata dalle autorità sanitarie che è stata riscontrata patologia Covid-19 in un passeggero italiano che il 17 febbraio scorso ha viaggiato sui voli AZ2109, Milano Linate-Roma, e AZ802 Roma-Algeri. La Compagnia, in costante contatto con le autorità, ha fornito alla Sanità Aerea italiana i nominativi delle persone sedute in prossimità al passeggero in questione, così che possa procedere a contattarli per accertamenti, come previsto dal protocollo per simili casi. Alitalia ha inoltre predisposto la sanificazione degli aeromobili interessati, il cui sistema di ventilazione è dotato di potentissimi filtri, e dato indicazione al personale di bordo dei due voli, che, comunque non presenta alcun sintomo di malessere, di attenersi al protocollo sanitario previsto.

PRIMO CASO IN ABRUZZO

Un uomo, ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Teramo, è risultato positivo al primo test per il Covid 19. Lo comunica il servizio prevenzione e tutela della salute della Regione Abruzzo. La conferma definitiva del contagio, sottolinea la Regione, arriverà solo con gli esiti del secondo esame, che sarà eseguito all’Istituto Spallanzani di Roma. “Il paziente, residente nella bassa Brianza, era arrivato a Roseto degli Abruzzi insieme alla famiglia, per trascorrere qualche giorno nella loro abitazione di villeggiatura. Al presentarsi dei sintomi della malattia – scrive la Regione in una nota – è stato subito ricoverato e sottoposto al primo test che, eseguito a Pescara, è risultato appunto positivo. In accordo con la Protezione civile sono già state messe in atto tutte le procedure previste e la famiglia messa in isolamento”.

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ALUNNI DI CODOGNO

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A Codogno, nel cuore della ‘zona rossa’ del Lodigiano, si lavora per far proseguire le lezioni a distanza per gli alunni delle scuole elementare e media, nonché per quelli dei tre istituti cittadini, tecnico, professionale e agrario, nel caso venga prolungata la chiusura delle scuole. “A breve partirà la ‘telescuola’ o scuola a distanza” ha annunciato sul proprio sito l’istituto comprensivo a cui fanno capo elementari e medie, sottolineando che “la scuola vuole dare alla comunità un segnale di stabilità, di sicurezza e di ottimismo e cercare di trasformare queste giornate in un’opportunità per riflettere, sistematizzare, elaborare, leggere e approfondire argomenti proposti in classe o esplorare altri aspetti didattici, anche e soprattutto con modalità a distanza”. Anche l’istituto che comprende le tre superiori sta avviando un sistema di lezioni a distanza attraverso le proprie piattaforme digitali e il registro elettronico. Le attività, chiarisce il sito dell’istituto, sono “da intendersi come didattica sostitutiva, pertanto da considerarsi obbligatorie”.

COPPIA DI CINESI

Coppia cinese: “Salvati da medici italiani” “Grazie, i medici italiani ci hanno curato e salvato la vita”. È quanto avrebbero detto i coniugi cinesi, primi casi accertati di coronavirus in Italia, ai medici dello Spallanzani che li hanno curati. Da ieri anche la moglie è stata trasferita in reparto dopo essere risultata negativa ai test. Intanto a giorni, probabilmente nel weekend, anche Niccolò, il 17enne di Grado bloccato per 2 volte in Cina a causa della febbre ma negativo ai test, lascerà l’istituto per le malattie infettive di Roma.

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