Coronavirus, Brusaferro: c’è un peggioramento generale situazione

8 gennaio 2021

Sono 17.553 (ieri 18.020) i nuovi casi Covid-19 registrati in Italia dove nelle ultime 24 ore sono avvenuti 620 (ieri 414) decessi. Attualmente sono positive 570.389 persone, 666 meno di ieri E’ quanto emerge dall’odierno bollettino del ministero della Salute-Iss. Oggi sono stati registrati 140.267 tamponi, 18.992 più di ieri. Sono 23.313 le persone ricoverate con sintomi Covid-19 negli ospedali italiani, 22 più di ieri. Nei reparti di terapia intensiva sono oggi 2587 persone, come ieri. Mentre in isolamento domiciliare sono oggi 544.489, 688 meno di ieri.

LA SITUAZIONE PEGGIORA

A sentire gli esperti, non tira una buona aria. “Le conclusioni della cabina di regia questa settimana sono che si osserva un peggioramento generale della situazione epidemiologica del Paese, l’incidenza poi a 14 giorni torna a crescere dopo alcune settimane di decrescita e anche aumentare l’impatto sui servizi assistenziali – ha detto Silvio Brusaferro Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità commentando l’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale Covid19 della Cabina di Regia, ministero della Salute Iss -. Il sistema della divisione in fasce colorate la loro funzione l’hanno fatta si tratta adesso di rimodularle per fare in modo che questa ripartenza che sta avvenendo in quasi tutti i Paesi europei, possa essere mitigato e controllato e si possa evitare la ripartenza della curva”. Dunque, si cambia. “Oggi iniziamo una fase che ha due binari: da una parte il binario ovviamente positivo e progressivo che è quello della vaccinazione che sta procedendo rapidamente, dall’altra parte però sappiamo che ci sarà un periodo di qualche mese dove questa situazione sarà parallela, nel senso che, comunque, la circolazione del virus continuerà o può continuare e che per contenerla, bisogna adottare delle misure di restrizione – ha detto ancora il presidente dell’Iss -. Non dobbiamo dimenticare che le misure che abbiamo adottato hanno portato a un abbassamento significativo della curva, un abbassamento assolutamente uguale se non superiore a quello che è avvenuto negli altri Paesi”.

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RT TORNA A CRESCERE

Secondo Giovanni Rezza, “per la prima volta dopo diverse settimane le Rt torna al di sopra di 1 nel nostro paese si fissa intorno a 1,03. Anche il tasso di incidenza di casi di covid-19 torna a crescere ed è ora circa 313 per 100 mila abitanti”. Quindi, per il direttore generale Prevenzione ministero della Salute, “la pressione sulle strutture sanitarie, di conseguenza, è aumentata e il tasso di occupazione delle terapie Intensive e di nuovo intorno alla soglia critica. Per questo motivo occorre mantenere comportamenti prudenti anche nelle aree che non sono state colpite da maggiori restrizioni”.

 

 

 

 

 

 

 

VACCINAZIONE, PRIMA MAMMA E PAPA’

“La popolazione pediatrica voi sapete che non può essere vaccinata fino ai 16 anni con nessuno dei vaccini. La riflessione che si è aperta e su cui ci si è focalizzati è quella di dargli una copertura indiretta attraverso la vaccinazione prioritaria dei conviventi, quindi l’ovvio riferimento è a mamma e papà”, ha spiegato il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, durante la conferenza stampa sul monitoraggio regionale dei dati della pandemia da Sars-Cov-2. Locatelli.

“Oggi abbiamo 413.000 vaccinazioni effettuate nel paese, questo colloca l’Italia assolutamente ai vertici nel continente europeo. A maggior ragione poi se facciamo la riflessione che eravamo a 84.000 dosi la mattina del 30 dicembre e che in cinque giorni abbiamo realizzato 330mila vaccinazioni, un numero medio nell’ordine di 65mila al giorno, a voler essere precisi ieri siamo andati vicino a 90mila vaccinazioni”, ha precisato Locatelli. “E tutto questo – ha proseguito – è decisamente assai importante da sottolineare perché indubitabilmente documenta la capacità del Paese di erogare un numero elevato di vaccinazioni, perché ricordiamoci che l’obiettivo è vaccinare nel più breve tempo possibile il numero più alto di persone che risiedono nel Paese”. Ieri sera 7 gennaio, secondo quanto riferito da fonti di Palazzo Chigi, in Italia erano state raggiunte le 400.302 somministrazioni di vaccino anti Covid, mentre le dosi consegnate alle Regioni erano state nel complesso 918.450.

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