Corte Conti: da Emilia a Sicilia le spese pazze dei consiglieri

Corte Conti: da Emilia a Sicilia le spese pazze dei consiglieri
10 febbraio 2015

La “mala gestio” della cosa pubblica passa anche attraverso le spese pazze di alcuni presidenti e consiglieri regionali. Dalla Lombardia alla Campania, dall’Emilia Romagna alal Sicilia, le Procure regionali della Corte dei conti hanno riscontrato molti casi di “utilizzo illecito dei contributi pubblici assegnati a gruppi consiliari e consigli regionali”, contestando il danno derivante da “spese caratterizzate da assenza di inerenza con le finalita’ istituzionali e conseguente carattere indebito del ricorso effettuato”.

In particolare la relazione del presidente della magistratura contabile, Raffaele Squitieri, segnala il caso della Procura per l’Emilia Romagna, che ha avviato un’istruttoria sul rimborso dei costi delle interviste rilasciate ad organi di stampa o agenzie televisive, le cosiddette comparsate, per le quali sono stati spesi e rendicontati 100.000 euro tra il 2010 e il 2012. L’attivita’ istruttoria della Procura ha riguardato anche le spese di rappresentanza dei gruppi consiliari della Regione e sulle 8 posizioni soggettive dei capi-gruppi consiliari e’ stato eseguito il sequestro conservativo complessivo di 1,2 mln di euro. La Procura per la Campania ha presentato nel 2014 tre citazioni nei confronti dell’attuale presidente della Regione e 59 consiglieri regionali, con riferimento a un danno complessivo di oltre 3 milioni di euro.

La Procura regionale per il Piemonte, si legge ancora nella relazione di Squitieri, ha attivato il giudizio nei confronti del presidente del gruppo mono-consiliare “Pensionati con Cota” per un danno patrimoniale di 157.146 euro per rimborsi ritenuti non ammissibili e nei confronti del presidente del gruppo mono-consiliare “per la Federazione-Sinistra Europea” al quale e’ stato contestato un danno patrimoniale di 55.690 euro. E ancora la Procura per la Sardegna ha citato in giudizio un consigliere per un danno di 252,471 euro, e quella per la Sicilia ha esercitato un’azione di responsabilita’ nei confronti di alcuni consiglieri provinciali di Catania per illecito uso di somme assegnate ai vari gruppi consiliari per spese di funzionamento (danno complessivo di 527.580 euro).

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