Crolla una miniera d’oro a Kohistan, almeno trenta morti

Crolla una miniera d’oro a Kohistan, almeno trenta morti
6 gennaio 2019

Almeno 30 persone sono rimaste uccise e sette ferite nel crollo di una miniera d’oro “non professionale” nel nord-est dell’Afghanistan. L’incidente e’ avvenuto nel distretto di Kohistan nella provincia di Badakhshan, ha spiegato il governatore distrettuale Mohammad Rustam Raghi. Gli abitanti del villaggio avevano scavato un pozzo profondo 60 metri nel letto di un fiume per cercare l’oro.

Erano dentro quando le mura sono cadute. “La gente stava usando una ruspa per scavare un grande buco nel letto del fiume quando il pozzo e’ collassato, intrappolando decine di lavoratori”, ha detto Raghi. “Almeno 30 persone sono state uccise e sette ferite”. Non e’ chiaro perche’ il pozzo sia crollato, ma il portavoce del governatore provinciale, Nik Mohammad Nazari, ha dichiarato che i minatori non erano professionisti. “Gli abitanti del villaggio sono stati coinvolti in questo business per decenni ma senza alcun controllo del governo su di loro”, ha detto Nazari.

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“Abbiamo inviato una squadra di soccorso nell’area, ma gli abitanti del villaggio hanno gia’ iniziato a rimuovere corpi dal sito”. Elicotteri dell’esercito sono stati inviati per consegnare denaro alle famiglie delle vittime e trasportare i feriti agli ospedali, ha detto Hashmat Bahaduri, portavoce dell’Autorita’ nazionale per la gestione dei disastri. Bahaduri ha confermato il numero delle vittime, ma ha avvertito che le cifre potrebbero cambiare. Le famiglie dei feriti riceveranno 10.000 afghani (circa 130 dollari) come risarcimento, mentre quelle dei morti otterranno 50.000 afghani.

Il Badakhshan e’ una remota e montuosa provincia nel nord-est dell’Afghanistan al confine con il Tagikistan, la Cina e il Pakistan. La regione impoverita e’ soggetta a frane, in particolare nei mesi piu’ freddi, quando e’ coperta da abbondanti nevicate. L’estrazione illegale e’ comune in Afghanistan, ricco di risorse, con i talebani che si affidano al settore per gran parte delle sue entrate. Ma la maggior parte dei minerali del paese rimane inutilizzata in quanto il conflitto e la mancanza di regolamentazione scoraggiano le imprese minerarie straniere dallo sfruttare le enormi riserve.

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