Crolla viadotto a Savona a causa di una frana, cede acquedotto romano nel Tarantino. Donna muore nell’Alessandrino

Crolla viadotto a Savona a causa di una frana, cede acquedotto romano nel Tarantino. Donna muore nell’Alessandrino
24 novembre 2019

Non da’ tregua l’ondata di maltempo che sta flagellando Liguria e Piemonte: i fatti piu’ gravi nell’Alessandrino, dove una donna di 52 anni ha perso la vita dopo essere stata travolta dalle acque del Bormida, e nel savonese, dove e’ crollato un tradotto di un viadotto dell’autostrada A6 a causa di una frana abbattutasi sul manto stradale. E’ la stessa Autostrada dei Fiori spa ad informare che il cedimento del tratto di viadotto sulla A6 nel Savonese e’ stato causato da “un evento franoso di eccezionali dimensioni, originato dalle incessanti ed eccezionali piogge che hanno colpito l’area del Savonese negli ultimi giorni”. La frana, si legge in una nota della societa’, staccatasi “dalla sommita’ del versante della montagna sovrastante l’autostrada Torino Savona e non di pertinenza della Societa’ Concessionaria, ha investito intorno alle ore 14 di oggi una pila del viadotto ‘Madonna del Monte’ causando il crollo di circa 20 metri di impalcato in direzione Torino”.

Allo stato, dice la societa’, “non risultano coinvolti automezzi e persone: lo sforzo di tutti e’ finalizzato, in questa fase, ad avere conferma di questa situazione”. Attualmente, i tecnici di Autostrada dei Fiori stanno inoltre verificando l’integrita’ del viadotto in direzione Savona che, a una prima analisi, sembra non essere stato danneggiato dalla frana. L’autostrada, in via cautelativa, rimarra’ chiusa nel tratto compreso tra Millesimo e Savona, in direzione Savona, e tra Savona e Altare, in direzione Torino, finche’ non verranno completati i necessari accertamenti. Tutte le attivita’, assicura la societa’, si svolgono in pieno coordinamento con il Ministero delle Infrastrutture, la Prefettura, la Regione Liguria e la Provincia di Savona. Il maltempo che oggi si e’ abbattuto su Taranto, invece, ha fatto crollare un tratto dell’acquedotto romano del Triglio situato lungo la strada Taranto-Statte, alle porte della citta’.

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Questa e’ una delle piu’ imponenti opere di ingegneria idraulica presente nel territorio di Taranto attribuibile ai romani e si sviluppa parte in sotterraneo e parte in elevato, con una serie di archi canale che, fino alla Seconda guerra mondiale, trasportavano acqua a Taranto. L’acquedotto del Triglio e’ composto da gallerie sotterranee ed archi a tutto sesto. L’opera in parte era stata restaurata una decina di anni fa. Quasi un anno fa un’altra ondata di maltempo aveva fatto crollare un altro pezzo dell’acquedotto. Mesi addietro sono stati stanziati 650mila euro per i “lavori di messa in sicurezza, recupero e restauro” dell’Acquedotto, come annunciato dal Ministero per i beni e le attivita’ culturali. Anche nel Cuneese molte zone sono alluvionate, con persone in pericolo. A preoccupare e’ anche il Po, con la piena del fiume a Torino e Moncalieri e grandi volumi di acqua nel delta del fiume. A Venezia l’acqua alta ha raggiunto un nuovo picco, fermandosi pero’ a 130 centimetri. La Liguria chiedera’ lo stato d’emergenza, ha annunciato il governatore, Giovanni Toti, pur precisando che “la regione non e’ in ginocchio”.

In totale in Liguria sono 154 le persone evacuate dalle abitazioni tra Genova e il Savonese, ad Albisola Superiore, a Mallare, a Savona, a Varazze e, nell’Imperiese, nei comuni di Ospedaletti, Vessalico, Sanremo, Pieve di Teco e Ventimiglia. Invece risultano 600 isolati: solo a Savona, per una frana, unica strada di accesso a un gruppo di case in zona collinare, 270 persone non sono raggiungibili. Sempre nel Savonese e’ ceduta una porzione di viadotto, circa 30 metri, tra Bivio A6/A10 Savona e Altare in direzione Torino. La causa sembrerebbe essere stata un importante movimento franoso. “Non posso ne’ smentire ne’ confermare al momento la presenza di automobilisti coinvolti”, ha detto Toti. In 24 ore in alcune zone della regione e’ caduto un terzo della pioggia media di un anno. In tre ore, nel Savonese sono caduti 100 millimetri di pioggia, da inizio ottobre quasi un metro e 70 centimetri d’acqua.

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A Torino e’ stata annullata la maratona per la piena del Po, a mezzogiorno, sia pure con un livello considerato decisamente inferiore rispetto alla piena del 2016. A Sezzadio, nell’Alessandrino, secondo una prima ricostruzione, una donna, che aveva lasciato poco distante la sua auto lungo la strada provinciale 186, avrebbe raggiunto a piedi un’altra macchina che si era impantanata a causa dell’acqua quando e’ sopraggiunta la piena del fiume. I due occupanti della vettura sono riusciti a mettersi in salvo, la donna invece si sarebbe aggrappata all’auto venendo travolta insieme al veicolo. Nel Cuneese la piena del Po e dei rii minori ha allagato Carde’, primo paese della pianura Padana nel Parco del Po: i vigili del fuoco stanno evacuando alcune abitazioni. In Veneto la situazione e’ migliorata grazie all’attenuarsi delle precipitazioni e il limite delle nevicate e’ in rialzo attorno ai 1.500-1.800 metri sulle Dolomiti.

Monitorati i livelli dei corsi d’acqua Astico-Bacchiaglione, Brenta e Agno-Gua’, Monticano. In Valle d’Aosta un migliaio di persone sono rimaste isolate a causa delle valanghe che hanno portato alla chiusura di alcune strade regionali. Nella regione l’allerta meteo e’ arancione ed e’ stato convocato d’urgenza il comitato viabilita’. In Calabria la situazione piu’ critica e’ quella di Reggio, dove interi quartieri risultano allagati. L’acqua ha coperto gran parte delle autovetture e alcuni automobilisti sono rimasti bloccati prima di essere soccorsi. Rinviata la processione della Madonna della Consolazione che era prevista nel pomeriggio. Strade allagate anche nel Catanzarese, dove le zone piu’ interessate sono quelle del Lametino. Tra Lamezia Terme e Catanzaro, nel territorio di Marcellinara, un treno con passeggeri a bordo e’ rimasto bloccato in una galleria a causa dell’acqua che aveva invaso la rete ferroviaria.

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