Dai musei al Colosseo, per Franceschini “incubo” Tar del Lazio

Dai musei al Colosseo, per Franceschini “incubo” Tar del Lazio
7 giugno 2017

Per Dario Franceschini torna “l’incubo” Tar del Lazio. Prima il decreto musei, ora quello per l’istituzione del Parco archeologico del Colosseo: in due settimane i giudici del tribunale amministrativo regionale del Lazio hanno bocciato due tra i provvedimenti più significativi varati a livello nazionale e locale dal ministro dei Beni culturali. Lo scorso 25 maggio il Tar aveva annullato la nomina di cinque direttori di musei statali, chiamati a guidare alcuni dei più prestigiosi musei italiani (Mantova, Museo archeologico di Napoli, Museo archeologico di Taranto, Museo archeologico di Reggio Calabria e Galleria Estense di Modena) con una selezione internazionale prevista da un decreto del dicembre 2014. Accogliendo il ricorso di due candidati alla direzione dei cinque musei, i magistrati hanno ritenuto che le procedure di selezione fossero viziate in più punti e hanno contestato i criteri di valutazione dei candidati ammessi, definendoli “magmatici”, con l’aggravante di non consentire di “comprendere il reale punteggio”. Il Tar ha anche stigmatizzato i colloqui a porte chiuse poichè “occorre che durante le prove orali sia assicurato il libero ingresso al locale”. Inoltre, secondo il Tribunale non c’erano le condizioni per aprire a candidati stranieri.

“Il mondo ha visto cambiare in 2 anni i musei italiani e ora il Tar del Lazio annulla le nomine di 5 direttori. Non ho parole, ed è meglio…”, aveva commentato Franceschini, annunciando subito un ricorso al Consiglio di Stato (il 15 giugno decide sulla richiesta di sospensiva): “Sono un avvocato ed un uomo politico con una certa esperienza – aveva tuonato il ministro – quindi so bene che le sentenze vanno contrastate nelle sedi proprie giurisdizionali e vanno rispettate. Detto questo mi chiedo che figura fa il nostro Paese di fronte al resto de mondo”. Oggi un’altra sentenza dello stesso Tar si abbatte invece sul decreto per l’istituzione del Parco Archeologico del Colosseo: i giudici amministrativi hanno accolto i ricorsi della giunta Raggi e del sindacato Uilpa-Bact. Il Campidoglio aveva chiesto al Tar l’annullamento del decreto perché l’istituzione del Parco era “lesiva degli interessi di Roma Capitale” in quanto i ricavi della bigliettazione avrebbero portato nelle casse del nuovo ente circa 40 milioni di euro, che prima andavano per l’80% alla Soprintendenza capitolina. “Stesso Tar dei direttori stranieri boccia il Parco Archeologico del Colosseo: 31 Musei e Parchi in Italia vanno bene, il 32mo no… Impugneremo”, ha commentato sardonico Franceschini.

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