Dal Cile monito di Mattarella contro negazionismi: no a nostalgie autoritarie

Dal Cile monito di Mattarella contro negazionismi: no a nostalgie autoritarie
5 luglio 2023

In un Paese come il Cile, che a 50 anni dal colpo di Stato del 1973 è ancora diviso sul processo di riscrittura della Costituzione imposta dalla dittatura di Augusto Pinichet, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato il “valore della memoria nella storia di un Paese” come elemento fondamentale della sua identità”. Per questo, ha aggiunto nella sua lectio magistralis all’Università del Cile, “come in Europa così in America Latina va pronunciato con forza il no ad ogni negazionismo, brodo di coltura di nostalgie autoritarie”.

“Il ‘mai più’ che segue la presa di coscienza di una nazione matura va accompagnato sempre dal coraggio della verità” ha poi rimarcato il capo dello Stato nel suo intervento, per il resto focalizzato sulla necessità di una collaborazione strategica tra Unione Europea e America Latina per indirizzare insieme la comunità internazionale attraverso “messaggi e iniziative di pace, rispetto del diritto internazionale, giustizia sociale e sviluppo”. Di fronte a “giganti come gli Usa o la Cina” possono infatti essere “avvocati di buone cause, condividendo la visione di un mondo in cui i rapporti internazionali siano basati sul metodo del multilateralismo e sulla costruzione di istituzioni comuni”.

 

“Nostalgie autoritarie”

 

Il monito di Mattarella contro le “nostalgie autoritarie” passa anche per l’omaggio a un “martire della democrazia” come Salvador Allende, primo presidente socialista del Cile deposto dalla dittatura. “Tante cose sono avvenute” dopo quel tragico 11 settembre 1973, “ma è giusto sottolineare che il filo della democrazia cilena – ha sottolineato – non si è mai interrotto. Vi era stata una rottura democratica, e il Cile ne visse le conseguenze nell`isolamento internazionale che caratterizzò quel periodo. Ma i torturati, gli esiliati, i rifugiati, le vittime del regime, hanno rappresentato le radici e hanno trasmesso valori che hanno permesso alla democrazia cilena di riprendere il sopravvento”.

Dopo un ricevimento offerto dall’ambasciatrice d’Italia alla presenza di ex presidenti della Repubblica del Cile e di esuli cileni in Italia, Mattarella si trasferirà nella Patagonia cilena, a Punta Arenas, dove domani visiterà il Forte Bulnes, il Museo Salesiano Maggiorino Borgatello, il Círculo Italiano e il Mausoleo della Fratellanza Italiana. Il viaggio proseguirà poi nel pomeriggio con la partenza per Asuncion, capitale del Paraguay, da dove ripartirà l8 luglio.

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