Ddl concorrenza, niente accordo su balneari. Slitta il voto in commissione

Ddl concorrenza, niente accordo su balneari. Slitta il voto in commissione
25 maggio 2022

Niente accordo sulla norma per le concessioni balneari nel ddl concorrenza. La seduta della commissione Industria del Senato è stata aggiornata a domani alle 10.30. “Domattina si approva il testo” ha detto il viceministro dello Sviluppo economico, Gilberto Pichetto, al termine della seduta della Commissione. La norma sui balneari potrebbe essere pronta già in nottata ed essere oggetto di un nuovo confronto finale tra le forze di maggioranza. Una volta avuto il via libera politico, il testo andrà per il parere alla Commissione Bilancio, già convocata per le 9 di domattina, per poi essere votata alla ripresa dei lavori della Commissione Industria. Il nodo del contendere resta sempre quello del valore da attribuire agli investimenti effettuati dal concessionario uscente. In particolare la discussione si sta ancora concentrando sulla formula del “valore residuo” da riconoscere per gli asset ceduti mentre alcune componenti della maggioranza, Forza Italia in testa, insistono perché si usi il valore effettivo dei beni.

“Non ci può essere accordo se non vengono remunerati gli investimenti fatti, così non si va da nessuna parte” ha affermato Massimo Mallegni(FI) al termine della seduta. Nel frattempo le votazioni in Commissione sono andate avanti con il via libera a diversi articoli tra i quali quelli sulle concessioni idroelettriche, le reti di distribuzione gas, le concessioni portuali, i servizi pubblici locali e i controlli della Corte dei Conti sulle società partecipate. Nel pieno delle votazioni di questo pomeriggio è poi arrivata la decisione della Corte costituzionale che in camera di consiglio ha stabilito l`inammissibilità “per difetto di legittimazione dei ricorrenti a far valere prerogative non loro” del ricorso presentato da da sette deputati di Fratelli d’Italia contro due sentenze del Consiglio di Stato in materia di concessioni balneari. Sentenze che tra l’altro avevano fissato improrogabilmente a fine 2023 la decadenza delle concessioni. I tempi sono ora molto stretti per la chiusura del testo in Commissione. L’obiettivo è riprendere le votazioni domattina per chiudere nel primo pomeriggio. L’arrivo in Aula del ddl è già fissato per lunedì in modo da poter chiudere la prima lettura al Senato nel termine del 31 maggio concordato tra governo e maggioranza.

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Intanto,  la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da sette deputati di Fratelli d’Italia contro la sentenza del Consiglio di Stato sulle concessioni balneari. “In attesa del deposito della pronuncia – si legge in una nota – l’Ufficio comunicazione e stampa della Corte fa sapere che il conflitto è stato ritenuto inammissibile per difetto di legittimazione dei ricorrenti a far valere prerogative non loro, ma della Camera di appartenenza”.

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