Deputati regionali ‘tax free’, indagati 9 dipendenti di Riscossione Sicilia. Scontro governo-Ars

Deputati regionali ‘tax free’, indagati 9 dipendenti di Riscossione Sicilia. Scontro governo-Ars
2 marzo 2017

Tasse cancellate ‘all’insaputa’ di deputati regionali, ‘beneficiari ignari’ delle manovre illecite, alcuni dei quali, come il leader del centrodestra all’Ars Nello Musumeci e il capogruppo di Ncd Nino D’Asero, smentiscono le indiscrezioni, parlando di “corbellerie” e “falsita’”. Nella lista c’è anche il deputato regionale del Ps, Raffaele Nocotra che sarebbe stato favorito con la cancellazione di un fermo amministrativo di un veicolo. Nove dipendenti di Riscossione Sicilia, il carrozzone regionale che macina debiti e tenta di rastrellare miliardi non raccolti per anni, indagati nell’inchiesta della Procura di Catania; e l’amministratore unico Antonio Fiumefreddo, fresco di audizione in Antimafia, che annuncia il loro licenziamento e dedica l’inchiesta della Procura di Catania al presidente dell’Assemblea regionale siciliana che lo ha querelato tempo fa: “Avevo sollevato da tempo il tema dei deputati e mi hanno denunciato per minaccia a corpo politico. Partiranno i licenziamenti e l’indagine fara’ emergere altre sorprese, vedrete”. “Avanti tutta con Fiumefreddo contro gli sprechi e i privilegi – dice il governatore Rosario Crocetta – alcuni all’Ars mi hanno chiesto di allontanare l’amministratore di Riscossione, ma non avverra’ mai: l’inchiesta di Catania ci da’ ragione”.

Non ci sta il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone: “Non replico alle provocazioni dell’amministratore unico di Riscossione Sicilia Antonio Fiumefreddo, avendolo gia’ querelato a nome del Parlamento siciliano. Sono gravi, e fuori luogo come al solito, invece, le dichiarazioni del presidente della Regione Crocetta. E’ il consueto collaudato cliche’ con il tentativo di individuare sempre i buoni e i cattivi e di criminalizzare la Sicilia tutta: prima i forestali e adesso i poveri disabili. E, lui, ovviamente, unico puro”. A esempio, continua Ardizzone, “non posso credere che uno come Nello Musumeci abbia chiesto e ottenuto favori da Riscossione Sicilia. Rinnovo l’appello ai deputati dell’Ars di non farsi intimorire dalle valanghe di fango che arriveranno a causa delle prossime comparsate televisive, che cercheranno di condizionare, in occasione dell’approvazione della legge regionale di stabilita’, il voto libero dei tanti parlamentari corretti che rappresentano la gran parte dei siciliani onesti”. I dipendenti ‘infedeli’ Sono accusati di avere favorito politici, tra cui tre deputati regionali, che avrebbero avuto debiti col fisco cancellando un fermo amministrativo e chiudendo illecitamente procedure esecutive di pignoramento. Un danno all’erario regionale quantificato, secondo una prima stima, in circa 400.000 euro. Per loro il sostituto procuratore Fabio Regolo, avrebbe gia’ emesso il fine indagine. L’indagine e’ partita da esposti presentati da Fiumefreddo, che piu’ volte ha denunciato, anche pubblicamente, presunte “agevolazioni illegittime” da parte di personale della societa’ nei confronti di politici debitori col Fisco.

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