Migranti, appello Ue ai 28: redistribuzione è obbligo giuridico. Un milione di persone da rimpatriare. E Frontex non ha un euro

Migranti, appello Ue ai 28: redistribuzione è obbligo giuridico. Un milione di persone da rimpatriare. E Frontex non ha un euro
2 marzo 2017

Affrontare l’annosa questione immigrati, ma non ci sono né risorse né volontà politica. E’ questo lo scenario che emerge dai rapporti sui progressi effettuati dalle diverse politiche Ue di gestione dei migranti. E così la Commissione europea avvisa i paesi che non hanno ancora rispettato il loro dovere di accoglienza dei profughi da Italia e Grecia, secondo lo schema della redistribuzione per quote approvato nel 2015, e ricorda che si tratta di un “obbligo giuridico”. Bruxelles sottolinea anche che “non esitera’ a utilizzare i poteri conferiti alla Commissione dai trattati nei confronti di coloro che avranno disatteso gli obblighi che derivano dalle decisioni del Consiglio, e segnala che l’obbligo giuridico di ricollocare i migranti che ne hanno diritto non finira’ dopo la scadenza di settembre”.

Lo stesso commissario Ue all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos avverte che l’avvio di una procedura di infrazione nei confronti dei paesi che non avranno rispettato gli impegni di ricollocare una quota di profughi provenienti da Italia e Grecia “potrebbe essere un’opzione” ma “non siamo ancora a quel punto”. Di certo “gli impegni devono essere rispettati entro settembre e ci aspettiamo che i paesi intensifichino gli sforzi ma se non lo faranno la Commissione non esitera’ a usare i suoi poteri fissati dai trattati”. L’infrazione non e’ una prospettiva che piace all’esecutivo, che “sta cercando di far si’ che i paesi facciano il loro dovere. Credo che tutti decideranno di farlo”.

Leggi anche:
Balneari, Ue: discutiamo con Italia, preferiamo accordi a deferimenti

Lo schema prevede la redistribuzione, entro il settembre di quest’anno, di 160mila rifugiati da Italia e Grecia; finora ne sono stati ricollocati soltanto 13.546, di cui 3.936 dalla Italia e 9.610 dalla Grecia. Neanche i paesi piu’ “accoglienti”, come Francia e Germania, si sono avvicinati ai numeri previsti dal meccanismo. Intanto, l’agenzia europea di guardiacoste e guardie di frontiera di Frontex soffre di una “penuria di risorse umane e materiali” e i paesi Ue devono rispettare il loro “fermo impegno politico” di porvi rimedio “entro la fine di marzo”.

Secondo le stime della Commissione, in Europa sarebbe presente un milione di migranti irregolari da rimpatriare verso i paesi di origine o transito. “La stima e’ basata sul numero di arrivi, circa 2 milioni, e il tasso di riconoscimento delle richieste di asilo che e’ attorno al 50%”, ha spiegato una fonte europea. Il paese che dovrebbe realizzare il maggior numero di rimpatri e’ la Germania, anche se ci sono dei limiti per effettuali verso Siria e Iraq. Anche l’Italia e’ chiamata a giocare un ruolo importante nei rimpatri di migranti irregolari. “La Nigeria e’ al top tra i paesi africani” verso cui effettuare i rimpatri, ha ricordato la fonte. Con una raccomandazione, la Commissione ha oggi chiesto agli Stati membri di accelerare i rimpatri dei migranti che non hanno diritto allo status di rifugiati.

Leggi anche:
Regolari 52 rendiconti dei partiti su 76: su Pd-Lega ancora controlli

 

 

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti