Cinque arresti e undici feriti. E’ questo il bilancio degli scontri avvenuti in occasione del derby della Mole, Torino-Juventus. Una giornata ad alta tensione sotto l’aspetto dell’ordine pubblico ed iniziata già alle ore 11.30, quanto, nei pressi dello stadio, in Piazza San Gabriele da Gorizia, c’è stato un primo tentativo di contatto tra nutriti gruppi delle due opposte tifoserie. Solo l’intervento delle forze di polizia ha evitato scontri. Nella circostanza, sono state operate due cariche di alleggerimento ed un tifoso juventino è stato fermato ed arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lancio di oggetti pericolosi.
Altro episodio, quello avvenuto durante le fasi di avvicinamento allo stadio, in via Filadelfia, quando il pullman della Squadra della Juventus, nonostante il servizio di staffetta e di scorta predisposto, è stato fatto oggetto del lancio di oggetti da parte di un gruppo di oltre 300 tifosi del Torino, che si erano posizionati lungo il percorso. Il gruppo di tifosi ha tentato, senza successo, di bloccare il transito del mezzo che ha fatto, invece, regolarmente ingresso nell’impianto sportivo. Nell’occasione, una pietra ha anche colpito e infranto un vetro del pullman, colpito anche da calci da parte degli stessi supporter. Una persona è stata identificata grazie alla visione dei filmati e sarà denunciata per il reato di danneggiamento aggravato in concorso.
Poco prima che la partita avesse inizio, un tifoso juventino, mentre faceva ingresso allo stadio, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale da parte dei Carabinieri. L’episodio più grave si è verificato all’inizio dell’incontro, con un lancio di oggetti e fumogeni da parte della curva “Primavera” del Torino all’indirizzo dei tifosi presenti nel settore juventino. Questi ultimi hanno risposto con il lancio di una bomba carta che ha colpito e ferito undici tifosi della curva granata, di cui solo uno sembrava inizialmente grave. Per questo episodio sono state tratte in arresto tre persone, due tifosi della Juventus e uno del Torino mentre la Digos torinese sta svolgendo le indagini per individuare eventuiali altri autori dei gravi fatti.
