Dopo 3 anni di domiciliari in Canada, figlia fondatore Huawei rientra in Cina

Dopo 3 anni di domiciliari in Canada, figlia fondatore Huawei rientra in Cina
Meng Wanzhou, direttrice finanziaria del colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei
25 settembre 2021

Dopo tre anni di arresti domiciliari in Canada, “Lady Huawei”, alias Meng Wanzhou, direttrice finanziaria del colosso cinese delle telecomunicazioni, è libera e si è imbarcata su un volo diretto a casa, per la precisione a Shenzen. “Negli ultimi tre anni la mia vita è stata messa sotto sopra. È stato un periodo sconvolgente per me, in quanto madre, moglie e dirigente d’azienda. Ma credo che ci sia sempre un lato positivo. È stata un’esperienza inestimabile”. La figlia 49enne di Ren Zhengfei, fondatore di Huawei, il più grande produttore mondiale di apparecchiature per le telecomunicazioni e leader nella tecnologia 5G, era stata arrestata nel dicembre 2018 a Vancouver durante uno scalo in Canada dietro l’accusa di violare le sanzioni contro l’Iran e di costituire una minaccia per gli Stati Uniti.

Meng è stata liberata dopo un accordo con il Dipartimento di giustizia statunitense, in cui ha dovuto ammettere alcuni illeciti in cambio del rinvio a giudizio proposto dai pubblici ministeri e poi del ritiro delle accuse di frode bancaria e mobiliare. “Ho firmato l’ordine di chiusura del caso, che … annulla le condizioni di fermo cautelare … e solleva la signora Meng da questi procedimenti”, ha detto in tribunale il giudice associato della Corte suprema della British Columbia, Heather Holmes. Si è così concluso un caso diplomatico tra l’Occidente e la Cina, che ha visto poche ore dopo la liberazione di Meng, l’automatico rilascio di due canadesi detenuti in Cina, Michael Spavor e Michael Kovrig, accusati di spionaggio dalla Cina e arrestati anche loro nel 2018. Pechino, dal canto suo, aveva sempre negato di aver arrestato i due canadesi come ritorsione.

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“Penso che la Cina sarà tentata dall’usare nuovamente la diplomazia degli ostaggi, perché ha funzionato in una certa misura – ha commentato Jean-Pierre Cabestan, professore di ricerca in scienze politiche all’università di Hong Kong – ma allo stesso tempo ha contribuito a danneggiare l’immagine della Cina nel mondo e le relazioni della Cina con diversi partner chiave”. Meng ha subito preso un volo per la Cina dove è atterrata a Shenzhen. Ad accoglierla centinaia di suoi sostenitori, intonando in coro “bentornata Wanzhou” e sventolando bandiere cinesi e striscioni in segno di sostegno con la direttrice finanziaria di Huawei. Meng Wanzhou ha fatto rientro a casa da Vancouver, in Canada, dopo tre anni di arresti domiciliari su richiesta degli Stati Uniti, e contemporaneamente due cittadini canadesi – l’ex diplomatico Michael Kovrig e l’imprenditore Michael Spavor – accusati di spionaggio, sono stati rilasciati in Cina, mettendo fine a un caso diplomatico importante tra Cina e Occidente.

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