Droga nella movida di Agrigento, smantellata banda di gambiani

Droga nella movida di Agrigento, smantellata banda di gambiani
23 aprile 2019

Lo spaccio di droga nel centro storico di Agrigento era monopolio loro. Una banda di gambiani e nigeriani è stata smantellata dai carabinieri nell’operazione “Piazza pulita” che ha portato all’arresto di 6 pusher che avevano riversato fiumi di droga nel centro storico della città dei Templi. Giovani e giovanissimi i clienti prediletti dalla banda di gambiani e nigeriani, che si erano quasi impossessati della centralissima Piazzetta Ravanusella e del dedalo di vie della movida agrigentina. Spaccio a cielo aperto, di giorno e di notte, nei confronti di ragazzi, frequentatori di pub o studenti all’uscita di scuola. In più occasioni, la banda non ha esitato, come registrato dalle telecamere dei carabinieri, a prendere a bottigliate in testa i loro giovani acquirenti. Arrestata anche una donna di origine belga, ritenuta complice dell’organizzazione.

Quattro arrestati sono gambiani, uno nigeriano e la donna appunto con passaporto italiano, ma proveniente dal Belgio. Perquisiti numerosi edifici diroccati ed abbandonati presenti nel centro storico agrigentino che venivano utilizzati dai pusher per nascondere la droga. Il provvedimento di fermo è stato emesso dalla Procura di Agrigento a firma della dottoressa Alessandra Russo. L’esigenza di intervenire subito si è resa necessaria sia a causa della violenza e della sfrontatezza con cui operava il gruppo criminale, sia per il pericolo che lo stesso facesse perdere le proprie tracce, ma anche a seguito delle forti tensioni che si erano registrate, un mese fa, tra gli spacciatori e la operosa comunità dei senegalesi residente in zona. Tra i vicoli si aggiravano vere e proprie vedette che di notte e di giorno vegliavano sui traffici di droga dei pusher. Tra i 32 segnalati alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti, la gran parte era minorenne. Gli indagati, spesso ubriachi o sotto l’effetto di stupefacenti, avevano dato luogo a liti furibonde, nonché, in almeno tre circostanze, a violente aggressioni fisiche, talvolta a colpi di bottiglie di vetro in testa, nei confronti di acquirenti minorenni e di residenti. Il giro di affari complessivo registrato nel corso dell’intera operazione è stato stimato in oltre 150mila euro.

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