E’ morto Enzo Carra, il giornalista prestato alla Dc

E’ morto Enzo Carra, il giornalista prestato alla Dc
Enzo Carra
2 febbraio 2023

“Ci ha lasciato Enzo Carra. Giornalista, intellettuale, politico, ma soprattutto un grande notista politico, capace di interpretare con acume e lungimiranza il quadro politico e di saper cogliere come pochi l’essenza del dibattito pubblico”. Lo dichiarano in una nota l’ex deputato Michele Anzaldi e l’ex ministro Enzo Scotti. “Ci lascia un gentiluomo e un amico, con cui fino alle ultime ore ci siamo confrontati e riuniti per la pubblicazione del suo ultimo libro in uscita proprio oggi, ‘L’ultima Repubblica’ (Eurilink University Press).

La sua scomparsa provoca un grande vuoto nel panorama giornalistico e politico del nostro Paese. In questo momento di immenso dolore siamo vicini alla moglie Olga e al figlio Giorgio”, concludono Anzaldi e Scotti. Nato a Roma l’8 agosto del 1943, già a 22 anni inizia a scrivere occupandosi di critica cinematografica, fondando anche un giornale dal titolo “Il Dramma”. A lungo cronista ed editorialista de Il Tempo, tra il ’70 e l’87, entrò poi in politica. Agli inizi degli anni ’90 e fu portavoce Dc con l’allora segretario Arnaldo Forlani, poi l’ingresso in Parlamento nel 2001 con la Margherita. E’ stato deputato dalla 14esima alla 16esima legislatura.  E’ stato coinvolto, suo malgrado, nell’inchiesta relativa alla maxi tangente Enimont, accusato di falsa testimonianza.

Da una settimana era ricoverato nel reparto di terapia intensiva al Policlinico Gemelli di Roma dopo una crisi respiratoria. Carra era diventato suo malgrado simbolo di una delle pagine più buie dell’inchiesta Mani Pulite della procura di Milano nei primi anni ’90, quando fu arrestato e trascinato in tribunale con gli schiavettoni ai polsi davanti a fotografi e cameraman. Carra fu accusato di “false o reticenti informazioni rese al pubblico ministero”, dopo che in un interrogatorio tenuto dal pm Antonio Di Pietro si sarebbe più volte contraddetto su una tangente di 5 miliardi di lire che la Dc ricevette per l’operazione Enimont, in base alle rivelazioni Graziano Moro, braccio destro del vicesegretario Dc, Silvio Lega. Condannato in primo grado a due anni con sospensione della pena, in appello ridotta a un anno e quattro mesi, poi confermata dalla Cassazione. I funerali si svolgeranno sabato prossimo, 4 febbraio, alle 11, presso la chiesa di Sant’Andrea al Quirinale.

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Il cordoglio

“Le mie condoglianze alla famiglia e agli amici di Enzo Carra, personalità di valore dell`esperienza rappresentata dalla Margherita. Mancheranno alla comunità politica la sua esperienza e la sua predisposizione al confronto e alla discussione”. Così Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera dei Deputati.

“Oggi – ha commentato Lorenzo Cesa, segretario nazionale Udc – ci lascia un autentico gentiluomo. Enzo lo era nella vita privata e in quella politica. Persona riservata, non amante del clamore, ha patito con profonda sofferenza la gogna mediatica frutto della furia giustizialista. E l’ha vissuta con profonda dignità e con il rispetto delle Istituzioni. Abbiamo avuto l’orgoglio di averlo avuto tra i nostri parlamentari in cui si e’ distinto per la sua capacità di essere un punto di riferimento, anche per i giovani parlamentari, per la sue doti umane e per la sua abilità di sintesi. A nome della comunità dell’Udc esprimo le più sentite condoglianze alla sua famiglia. Ciao Enzo!”.

 “Desidero esprimere le mie più sentite condoglianze alla famiglia dell`onorevole Enzo Carra. Fu vittima della furia giustizialista di Tangentopoli, vero, ma soprattutto giornalista e politico di intelligenza notevole. Una grande perdita”. Così Raffaella Paita, Presidente del gruppo Azione-Italia Viva in Senato.

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