E’ morto Luisito Suarez, leggenda della Grande Inter

9 luglio 2023

E’ morto all’età di 88 anni Luisito Suarez, leggendario centrocampista spagnolo all’Inter dal 1961 al 1970. Contribuì a rendere “Grande” l’Inter di Herrera, con cui vinse due Coppe dei Campioni e due Intercontinentali. Nel 1960 fu premiato con il Pallone d’Oro. Di quella squadra era il cervello e il regista, in grado di lanciare in porta gli attaccanti da Mazzola a Jair a Peirò grazie ai suoi lunghi lanci millimetrici. Centrocampista classe 1935, era nato in Spagna, a La Coruna, e con il Deportivo aveva iniziato la carriera. Nel 1954 approda al Barcellona, dove diventa una stella e nel 1960 vince anche il Pallone d`Oro. In blaugrana è allenato per due stagioni proprio da Helenio Herrera, che lo pretenderà poi all`Inter, nel 1961.

Angelo Moratti lo accontenta sborsando la cifra record di 300 milioni di lire (con cui il Barcellona rinnovò il Camp Nou, costruendo un nuovo anello dello stadio) e la leggenda della Grande Inter prende il via. In nerazzurro resta per 9 stagioni, segnando 55 gol e vincendo tre scudetti, ma soprattutto le due Coppe dei Campioni consecutive (1964-1965), abbinate a due Coppe Intercontinentali, nel periodo in cui l`Inter domina nel mondo. Momento magico anche a livello personale, per Suarez, che nel 1964 trionfa anche con la nazionale spagnola, vincendo l`Europeo. Chiude la carriera alla Sampdoria. Il saluto dell’Inter: “Il giocatore perfetto che con il suo talento ha ispirato generazioni”. “Un talento unico e un grandissimo interista. Il numero 10 della Grande Inter che portò i nostri colori sul tetto d’Italia, d’Europa, del Mondo. “Se non sapete cosa fare, date palla a Suarez”. Ciao Luisito”.

 

“Ciao Luisito”

 

Il calcio italiano piange Luisito Suarez. “Oltre ad essere stato dirigente della mia Inter, Suarez è stato il più grande campione dell’Inter fino a quel momento. Ci ha fatto fare il salto di qualità, ci ha fatto vincere campionati, coppe europee e intercontinentali. Era completo, eccezionale, con doti fuori dal normale, un passaggio al volo da cinquanta metri che non ho visto mai più fare a nessuno”. Così l’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti, ricorda la figura dell’ex stella nerazzurra scomparsa a 88 anni. “Ero bambino quando arrivò dal Barcellona e ci cambiò la vita. Aveva uno stipendio doppio degli altri ma nessuno si permise di dire una parola. La più grande mezzala che l`Inter abbia mai avuto, con delle doti che non ho più rivisto”. Poi il retroscena su CR7: “Mi consigliò di prendere il `secondo` Ronaldo, quando era un ragazzino: non gli diedi retta perché mi sembrava costasse troppo, e invece aveva ragione lui”.

Il vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti lo omaggia così: “Sei stato grandezza, eleganza, classe. Un signore, una leggenda, un simbolo della nostra amata Inter. Da sempre e per sempre, un sorriso impossibile da dimenticare. Grazie di tutto, Luisito”. La Juve scrive: “Sei stato un grande avversario. Riposa in pace, Luisito”. Cordoglio del Barcellona: leggenda del calcio. Leggenda del Barça”. Così il Barcellona sui suoi canali social ha voluto omaggiare Luisito Suarez, ex blaugrana tra le altre, scomparso oggi all’età di 88 anni. “253 partite, 141 gol, 2x Liga (1958/59, 1959/60), 2x Coppa di Spagna (1956/57, 1958/59), 2x Coppa delle Fiere (1957/58, 1959/60), 1x Pallone d’Oro (1960)”, ripercorre il Barcellona elencando tutti i trofei di Suarez vinti con la maglia blaugrana. “Ci mancherai davvero. Riposa in pace, Luis Suarez Miramontes”.

“Addio a un grande avversario. Riposa in pace, Luisito” scrive il Milan. La Figc si unisce al cordoglio dell’Inter e della famiglia per la scomparsa, all’età di 88 anni, di Luisito Suarez. Leggenda della Grande Inter e nerazzurro dal 1961 al 1970 (333 partite, 55 gol, tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali), Suarez arrivò in Italia dopo aver vestito la maglia del Barcellona; nel nostro campionato ha militato anche nella Sampdoria. “Se ne va un monumento del calcio italiano e internazionale – le parole del presidente della Figc Gabriele Gravina -. Ha regalato perle di bellezza per tutti gli appassionati ispirando generazioni di calciatori e tifosi”.

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