Ex studente spara in un liceo della Florida, almeno 17 morti tra allievi e docenti

15 febbraio 2018

Torna nel giorno di San Valentino la paura e il terrore in una scuola superiore della Florida. E si consuma un dramma vissuto gia’ troppe volte, con una sparatoria che fa diversi morti – almeno diciassette secondo l’ultimo bilancio – e quattordici feriti, per mano probabilmente di un ex studente. Le vittime sono altri ragazzi e docenti. L’enorme campus della Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, che conta fino a 3.000 studenti, brulica ancora di giovani con le mani alzate che lasciano gli edifici scortati dalle forze dell’ordine intervenute in maniera massiccia, quando si comunica che il sospetto e’ stato finalmente fermato, dopo ore di angoscia. Mentre a dargli la caccia erano arrivati anche agenti delle teste di cuoio armati fino ai denti facendo irruzione nei diversi edifici. Il giovane arrestato è Nicholas Cruz, un ex studente espulso dalla stessa scuola. Forse questo il movente della strage. Alcuni testimoni hanno riferito che aveva aperto il fuoco mentre indossava una maschera a gas. Il 19enne ha fatto fuoco usando un fucile d’assalto semiautomatico (Ar 15) con diverse cartucce a disposizione. La sparatoria e’ avvenuta ieri alla 14.40 (le 20.40 in Italia). Gli studenti e il personale scolastico hanno riferito di aver sentito colpi d’arma da fuoco quando e’ suonata la campanella della fine delle lezioni.

Poi e’ emerso che l’ex studente aveva avuto contatti tramite i social media con diversi gruppi legati alle armi e che ha partecipato a diverse chatroom su YouTube sulla produzione di bombe, riferisce Fox. E’ una paura vissuta ancora una volta in tempo reale: i genitori alla disperata ricerca di informazioni, con gli occhi incollati sugli schermi dei telefonini in attesa di un sms dai figli, dagli insegnanti, dalle autorita’. Le informazioni arrivano prima con il contagocce, con qualche tweet. Poi le testimonianze sono un fiume in piena e rivelano l’inferno in cui e’ sprofondata per interminabili ore l’ennesima scuola americana. C’e’ anche un video girato da uno studente con uno smartphone in una classe del liceo, lo mostra la Cbs: si sentono le urla di terrore di ragazzi e ragazze e dell’insegnante. Tutti si buttano a terra per cercare riparo tra i banchi. Oltre una decina i colpi esplosi, in due riprese e a ripetizione. “O mio Dio!”, si sente urlare piu’ volte, mentre si vede uno studente immobile a terra. E non passa troppo tempo prima di scoprire che fra le vittime c’e’ anche una professoressa, morta sotto i colpi del killer mentre con il suo corpo proteggeva uno degli studenti. Un ragazzo raggiunto telefonicamente dice alla Cnn che il suo professore di geografia e’ stato colpito, ma non sa se e’ morto.

19 SPARATORIE DA INIZIO ANNO

Con questa in Florida sono 19 le scuole americane in cui dall’inizio dell’anno si e’ verificata una sparatoria. L’organizzazione no-profit per il controllo delle armi ‘Everytown for Gun Safety’ ne ha registrate 17 sul suo sito web prima dell’attacco odierno nel liceo di Parkaland, in Florida dove i morti sarebbero almeno 16. Solo dall’inizio dell’anno sono avvenute tre sparatorie in tre diverse scuole del Texas, due in California, due in Michigan e altre dieci in altri stati americani. Solo in otto di questi casi non ci sono stati morti e in due episodi si e’ trattato di suicidi, quindi senza l’intento di fare altre vittime.  Le scuole sono state teatro delle sparatorie tra le piu’ devastanti negli Stati Uniti. Dal 2013 sono state quasi 300 (290), praticamente una a settimana. La peggiore, in termini di numero di vittime, e’ avvenuta alla Virginia Tech University nel 2007 quando persero la vita 32 persone, seguita dalla terrificante strage di bambini del 2014 nella scuola elementare Sandy Hook quando le vittime furono 26. Lo scorso primo febbraio e’ stata arrestata una dodicenne a Los Angeles: aveva sparato, ferendoli, due compagna di scuola 15enni. Un rapporto dell’Urban Institute evidenzia come nel singolo distretto scolastico di Washington Dc ci siano stati almeno 336 colpi di pistola sparati nei pressi delle scuole in un solo anno.

PARKLAND, LA “CITTA’ PIU’ SICURA” 

L’anno scorso e’ stata nominata la citta’ piu’ sicura. Da oggi pero’ Parkland verra’ ricordata solo per la tragica sparatoria al liceo Douglas, in cui sono morte 17 persone. Pochi mesi fa invece, questa cittadina della Florida guidava l’ambita classifica realizzata dal National Council for Home Safety, un’associazione con sede a Washington, che si occupa di sicurezza interna. Con una popolazione di circa 31 mila abitanti, nel periodo esaminato sono stati riportati solo 7 crimini violenti, gli altri erano di minore entita’. “Questa citta’… e’ una citta’ benestante, progettata con l’intenzione di imitare un parco”, ha scritto il Consiglio che ha realizzato la classifica. “Una citta’ – si legge – di grande carattere e fascino”, che negli ultimi 25 anni ha conosciuto un boom demografico. Anche quest’anno, Parkland rimane una delle citta’ piu’ sicure d’America, grazie a un basso livello di criminalita’. Lo rivela un’altra classifica, riportata questa volta dal Miami Herald, stilata da Neighborhood Scout. I dati erano stati resi noti solo qualche giorno prima della sparatoria, lunedi’.

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