Fiducia anche alla Camera, via libera al governo Draghi

18 febbraio 2021

Dopo il Senato, anche la Camera dei deputati ha votato la fiducia al governo guidato da Mario Draghi. I voti a favore sono stati 535, i contrari 56, gli astenuti 5. Sono ben 16 i voti contrari tra le fila del Movimento 5 stelle, poi ci sono 4 astenuti e in 12 non hanno partecipato al voto, ma di questi 2 risultano in missione. In dettaglio, hanno votato no Corda, Sapia, Spessotto, Testamento, Volpi, Baroni, Cabras, Colletti, Costanzo, Forciniti, Giuliodori, Maniero, Russo, Sarli, Termini e Vallascas. Si sono astenuti Paxia, Villarosa, Raduzzi e Sodano. Non hanno partecipato alla votazione Corneli, Ehm, Menga, Romaniello, Spadoni (in quanto presidente dell’assemblea), Tucci, Di Lauro, Masi, Penna, Scutellà (per motivi di salute), Suriano, Zanichelli. Risultano in missione invece i deputati grillini Mammì e Vianello. Il deputato leghista Gianluca Vinci ha invece votato no alla fiducia e ha annunciato il suo passaggio a Fratelli d’Italia.

Le dichiarazioni di voto

Per Italia Viva ha parlato Maria Elena Boschi: “Un mese fa si cercavano responsabili con una caccia all’uomo disperata e telefonate che partivano da palazzo Chigi, si offrivano posti e poltrone a tanti, anche a noi, si scommetteva sul nostro crollo e invece scriviamo un finale diverso”, ha detto Boschi. “Molto è cambiato in questo ultimo mese, si parla di politica e non del pallottoliere al Senato, al centro ci sono le nuove generazioni e non i sondaggi. Italia viva è causa e motore di questo cambiamento”, ha sottolineato la deputata di Iv. “Se lei riesce vince l’Italia, se lei fallisce perde l’Italia. Una sfida che fa tremare i polsi, ma è la sfida, fare il tifo per il suo esecutivo significa fare il tifo per l’Italia di domani”.

Poi ha preso la parola Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia: “Ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati”, ha esordito la presidente di Fratelli d’Italia citando Bertolt Brecht. “Quando scatterà il semestre bianco, vedrà quanti dissidenti temerari verranno fuori”, è stato un altro passaggio del suo intervento.

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Convinto il sì al governo Draghi espresso da Roberto Occhiuto di Forza Italia, nel suo primo intervento in Aula da capogruppo facente funzioni dopo l’ingresso di Maria Stella Gelmini come ministro. “Partecipiamo al governo in ruoli strategici. Il presidente Berlusconi è stato il primo a chiedere l’unità nazionale” per affrontare una emergenza pandemica senza precedenti. ”Lo sapevamo che si trattava di mettere insieme forze politiche non solo diverse, ma a volte inconciliabili…”, ha riconosciuto il deputato azzurro.

“I deputati del Pd voteranno convintamente il suo governo che ritiene adeguato ad affrontare le gravi emergenze sanitarie, sociali ed economiche del Paese”, ha detto in Aula Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera.  “Approfitto per esprimere un ringraziamento al presidente della Repubblica – ha aggiunto – che anche in questo difficilissimo frangente è stato guida saggia e accorta, animato dal bene degli italiani e nel rispetto del dettato costituzionale. Lo dico perché ho sentito qui parole non giuste e non adeguate dalla presidente Meloni”. Delrio, sottolineando il lavoro di “rilancio della maggioranza precedente” fatto da Draghi,  ha ringraziato anche l’ex premier Giuseppe Conte “per il lavoro fatto da lui e da tutta la sua squadra”, per poi concludere: “Il nostro sarà un sostegno non solo per la fase emergenziale, ma per il programma che ci ha esposto. Siamo fiduciosi che il suo governo sarà all’altezza della sfida e in particolare della prima, quella di vincere la pandemia”.

“Perché ci sia unità bisogna partire dal fatto che qualcosa è stato sbagliato. Serve discontinuità: Noi abbiamo posto veti ma quando parliamo di discontinuità intendiamo che non possiamo accettare che ricapiti quello accaduto domenica scorsa”, sulle stop alla riapertura delle piste da sci: queste le parole del capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, nelle dichiarazioni di voto alla Camera. “Serve discontinuità regole alle imprese, sulla logica dei ristori e anche nel concetto di ambientalismo. Bisogna lasciarci alle spalle una idea di ambientalismo che è stata usata per bloccare gli investimenti nel nostro Paese. Discontinuità sui passato governo gestione Ilva di Taranto tutela dei posti di lavoro deve procedere di pari passo con quella della salute: non ci deve essere una scelta tra uno e l’altro”. Molinari ha poi aggiunto: “Non alzeremo totem ideologici su temi come l’immigrazione, come 100 cento, flat tax, ma pretendiamo che non lo faccia nessun altro. Ma di prescrizione si deve parlare perché è un problema enorme che riguarda la civiltà del nostro Paese”.

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Il capogruppo 5 stelle alla Camera Davide Crippa ha detto: “Noi ci saremo con tutti i nostri principi e la nostra forza e le daremo fiducia. Ma non ci saremo ad ogni costo, resteremo sempre fedeli ai nostri principi”. Crippa ha poi aggiunto: “Dobbiamo pedalare tutti come gregari per far arrivare l’Italia al traguardo. Noi siamo abituati a pedalare, si guardi da chi non essendo capace si è impegnato in passato a sgonfiare le ruote agli altri”.

La replica del premier

Sulla tutela del Made in Italy e contro la concorrenza sleale “l’impegno del governo è totale” ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella sua replica in Aula alla Camera. Per le Pmi, per quanto riguarda l’emergenza, quanto fatto dall’Italia “ricalca abbastanza bene quel che è stato fatto in altri Paesi europei, da un punto di vista almeno qualitativo”. Per quanto riguarda poi la ripresa e il sostegno alle Piccole e medie imprese, si tratta di un programma di “medio periodo” che “incrocia internazionalizzazione, accesso al capitale, investimenti per rafforzare la nostra manifattura per renderla più competitiva. Occorre sostenere l’internazionalizzazione, potenziare il credito di imposta per investimenti, ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno e anche la consulenza per la quotazione delle Pmi. Inoltre occorre estendere a queste e rendere fruibile il piano nazionale di transizione 4.0 per favorire e accompagnare le Pmi nella transizione tecnologica”.

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La lotta alla corruzione è fondamentale “comunque”, ma a maggior ragione se si vogliono attrarre “investitori, anche internazionali” ha proseguito Draghi. “Un Paese capace di attrarre investitori anche internazionali deve difendersi dai fenomeni corruttivi. Deve difendersi comunque, ma anche per questo. Rappresentano un fattore disincentivante sul piano economico per gli effetti depressivi sulla competitività e la concorrenza”. E’ necessario, ha aggiunto “spostare l’asse degli interventi su un piano più sostanziale: trasparenza e semplificazione. La trasparenza della p.a. è il presupposto logico, i cittadini devono poter far sentire loro voce. E’ la base della responsabilità”. E poi, la “semplificazione dei procedimenti amministrativi serve per snellire e accelerare processi decisionali pubblici. La farraginosità degli iter e i ritardi inaccettabili spesso sono il terreno fertile in cui si annidano e prosperano fenomeni illeciti”.

Secondo il premier, lotta alla corruzione è fondamentale per rilanciare il Mezzogiorno. “Per lo sviluppo del Mezzogiorno ho detto: ‘C’è il credito di imposta’. Ma la prima cosa è assicurare legalità e sicurezza. Gli altri strumenti si possono e si devono usare. Ma se manca quella base…”. Mentre “sulla giustizia: non c’è dubbio che bisognerà intraprendere azioni innovative per migliorare l’efficienza della giustizia civile e penale quale servizio pubblico fondamentale, che rispetti tutte le garanzie e i principi costituzionali che richiedono un processo giusto e un processo di durata ragionevole, in linea con la media degli altri paesi europei”. 

Draghi ha anche sottolineato che “vogliamo preservare e sostenere il sistema sportivo, nella sua peculiare struttura e nei suoi molteplici aspetti non solo in relazione all’impatto economico e agli investimenti e posti di lavoro ma anche per lo straordinario valore sociale, educativo, salutistico”. E se “c’è un settore che riparte sicuramente è il turismo, non abbiamo dubbi. È sicuro che riparte perché siamo l’Italia e quindi merita sostegno”.

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